Enna. Bloccarono autostrada per università Kore. Condannati in 25 tra cui Crisafulli, Galvagno, Termine e Salerno

Cinque mesi di reclusione, pagamento delle spese processuali, sospensione della pena e non menzione, per il senatore Mirello Crisafulli, due mesi di reclusione per i deputati regionali Elio Galvagno e Salvatore Termine, per il presidente dell’Università Kore, Catadlo Salerno, assoluzione per il sindaco di Enna, Rino Agnello. E’ questa la parte essenziale della sentenza emessa questa mattina, intorno alle 13,30 dal giudice monocratico Maria Militello. Condanne e assoluzioni che riguardano il blocco dell’autostrada, avvenuto il 5 maggio del 2005. Una protesta per spingere l’allora Ministro della Pubblica Istruzione, Letizia Moratti a firmare l’autonomia dell’Università Kore, cosa poi avvenuta all’indomani della protesta di politici, sindaci, amministratori, consiglieri provinciali e comunali, rappresentanti di categoria, dirigenti di settore, studenti. Alla lettura della sentenza erano presenti la maggior parte degli avvocati difensori, ed un solo imputato, il consigliere comunale del Partito democratico Giuseppe Mazzola e pochi minuti dopo sono arrivati il presidente della Kore Cataldo Salerno ed il direttore amministrativo della stessa università, Salvino Berrittella, assolto perché i fatti non sussistono. Il senatore Mirello Crisafulli è stato condannato perché si è reso responsabile di opposizione agli agenti di Polizia che volevano impedirgli di raggiungere la corsia dell’autostrada, nei pressi dello svincolo di Enna, per avere occupato la rampa di accesso allo svincolo e per essersi incatenato.

Le prime dichiarazioni:

Non conoscendo ancora le motivazioni della sentenza, posso soltanto dire che essere condannati per avere contribuito al futuro della propria terra non fa piacere, anche se va messo in conto questo ed altro.
Ci tengo in ogni caso a sottolineare che la quarta università della Sicilia non è nata dopo 200 anni perché nella primavera del 2005 ci fu una manifestazione in autostrada, ma perché Enna si era guadagnata legittimamente ed a pieno titolo quel risultato.
La nostra fu una manifestazione pacifica per richiamare l’attenzione del ministro su un diritto già ampiamente conquistato ed artificiosamente negato per problemi interni alla stessa Sicilia, come spesso avviene nella martoriata storia di questa nostra isola. Perciò ci incamminammo sulla Palermo-Catania come simbolo di un immobilismo che andava interrotto: quel giorno non bloccammo l’autostrada, sbloccammo la Sicilia.
Cataldo Salerno – Presidente dell’Università Kore di Enna

Se avere avuta la quarta università siciliana mi comporta una condanna a due mesi, potrebbe anche starci. Dopo le motivazioni ricorrerò in appello.
On. Elio Galvagno

Prendo atto del pronunciamento del Tribunale. Leggerò le motivazioni per avere un quadro compiuto che mi consenta di ricorrere in appello. Sono convinto però della bontà del gesto da me e da altri determinato per ottenere a Enna la quarta università della Sicilia, che ha fatto compiere un salto di qualità a questa nostra terra. Non mi sento dunque leso per la condanna subita, mi sento leso per il fatto che per ottenere quel risultato ho dovuto compiere un gesto straordinario, che sarei pronto a rifare nell’interesse della mia città e della mia provincia.
Sen. Vladimiro Crisafulli

Il dispositivo:
Il giudice monocratico dott.ssa Maria Militello, nel procedimento penale n. 146/07 R.G., cui è stato riunito il procedimento n. 841/07 R.G., all’udienza del 21 gennaio 2010 ha pronunciato e pubblicato, mediante lettura, il seguente
DISPOSITIVO
visti gli artt.533-535 c.p.p. dichiara CRISAFULLI Wladimiro responsabile dei reati a lui ascritti ai capi a) e e) della rubrica e, ritenuta la continuazione tra i reati, concesse le attenuanti generiche equivalenti alla contestata aggravante di cui al 2° comma dell’art. 340 c.p., lo condanna alla pena di mesi cinque di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali;
visti gli artt. 533-535 c.p.p. dichiara SALAMONE Angelo, MAZZOLA Giuseppe e CACCAMO Filippo responsabili dei reati loro ascritti ai capi a) e e) della rubrica e, concesse le attenuanti generiche prevalenti sulle contestate aggravanti di cui agli artt. 61 n.2 e 112 c.p., li condanna alla pena di mesi cinque di reclusione, oltre al pagamento in solido delle spese processuali;
visti gli artt. 533-535 c.p.p. dichiara DI VENTI Carmelo responsabile del reato a lui ascritto al capo e) della rubrica e, ritenuta la contestata recidiva, concesse le attenuanti generiche equivalenti alle contestate aggravanti di cui agli artt. 99 e 112 c.p., lo condanna alla pena di mesi tre di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali;
visti gli artt. 533-535 c.p.p. dichiara BARBANO Giovanni, BRUNO Franz Pier, CANCARE’ Filippo, CARAMAZZA Angelo, COLALEO Lorenzo, CRISAFULLI Maximiliano, CRISAFULLI Vinicio, DELL’AERA Vincenza
Emilia, FALZONE Salvatore, GALVAGNO Michele, GAROFALO Paolo, GIANGRECO Marzia, LO VERDE Maria, MARINO Roberto, MURATORE Salvatore, PRUITI Sebastiano, SALERNO Cataldo, SAVARESE Luigi, SCHILLACI Paolo e TERMINE Salvatore responsabili del reato loro ascritto al capo e) della rubrica e, concesse le attenuanti generiche prevalenti sulla contestata aggravante di cui alPart. 112 c.p., li condanna alla pena di mesi due di reclusione, oltre al pagamento in solido delle spese processuali;
visti gli artt. 163 e 175 c.p. ordina la sospensione della pena e la non menzione della condanna per gli imputati BARBANO Giovanni, BRUNO Franz Pier, CACCAMO Filippo, CANCARE’ Filippo, CARAMAZZA Angelo, COLALEO Lorenzo, CRISAFULLI Maximiliano, CRISAFULLI Vinicio, CRISAFULLI Wladimiro, DELL’AERA Vincenza Emilia, FALZONE Salvatore, GALVAGNO Michele, GAROFALO Paolo, GIANGRECO Marzia, LO VERDE Maria, MARINO Roberto, MAZZOLA Giuseppe, MURATORE Salvatore, PRUITI Sebastiano, SALAMONE Angelo, SALERNO Cataldo, SAVARESE Luigi, SCHILLACI Paolo e TERMINE Salvatore;
visto l’art. 530 c.p.p. assolve BARBANO Giovanni, BRUNO Franz Pier, CACCAMO Filippo, CANCARE’ Filippo, CARAMAZZA Angelo, COLALEO Lorenzo, CRISAFULLI Maximiliano, CRISAFULLI Vinicio, CRISAFULLI Wladimiro, DELL’AERA Vincenza Emilia, DI VENTI Carmelo, GALVAGNO Michele, GAROFALO Paolo, GIANGRECO Marzia, LO VERDE Maria, MAZZOLA Giuseppe, MURATORE Salvatore, PRUITI Sebastiano, SALAMONE Angelo, SALERNO Cataldo, SAVARESE Luigi, SCHILLACI Paolo e TERMINE Salvatore dal reato loro ascritto al capo d) della rubrica perché il fatto non sussiste;
visto l’art. 530 c.p.p. assolve MARINO Roberto dai reati a lui ascritti ai capi a) e d) della rubrica perché i fatti non sussistono;
visto l’art. 530 c.p.p. assolve FALZONE Salvatore dai reati a lui ascritti ai
capi b) e d) della rubrica perché i fatti non sussistono;
visto l’art. 530 c.p.p. assolve AGNELLO Gaspare, ALLORO Mario, BÈRRITELLA Salvatore, CAMMARATA Antonio, CAPIZZI Vincenzo, CASTELLANO Giuseppe, COMPOSTO Giovanni, COSTA Alessandro, GAGLIARDI Nicolo, PANTO’ Antonino, PUGLISI Maria Giovanna, SCIUTO Carmela Rita, TODARO Gioacchino, TORNABENE Marco, D’ANNA Giovanni, PAVONE Filippo Walter, FERRAGOSTO Francesco, COCUZZA Serafino e NOTARARIGO Salvatore Fabio da tutti i reati loro ascritti perché i fatti non sussistono;
visto l’art. 544, 3° comma, c.p.p. fissa in giorni novanta il termine per il deposito della sentenza.