Caltagirone: corposa delegazione del Governo regionale in visita al Fondo Sturzo

Caltagirone. È iniziata con una visita alla Casa Museo Sturzo di Caltagirone la giornata interamente dedicata alle numerose iniziative promosse per ricordare il pensiero e le opere dei venerati fratelli Mario e Luigi Sturzo. E in tanti, rappresentativi del Governo regionale, si sono portati nei luoghi della memoria sturziani, per apprezzare le realizzazioni già in atto e i programmi in via di attuazione. In testa il presidente Raffaele Lombardo, accompagnato dal vice presidente Michele Cimino, dall’assessore ai Beni culturali Gaetano Armao, dal direttore della Segreteria generale della Presidenza Enzo Emanuele, dal dirigente dell’Agenzia regionale per l’impiego Rino Lo Nigro, dal dirigente del Dipartimento regionale degli interventi infrastrutturali per l’agricoltura Salvatore Barbagallo. Ad accogliere la nutrita delegazione del Governo regionale il presidente della Fondazione “Mons. F. Di Vincenzo” e del Rinnovamento nello Spirito Salvatore Martinez con il suo staff; al suo fianco il vescovo della diocesi di Piazza Armerina Michele Pennisi. Dopo la visita in città al palazzo nobiliare degli Sturzo – 3.000 mq. su quattro livelli, ora in parte riaperto dopo 50 anni – la delegazione si è spostata in contrada Russa dei Boschi, residenza estiva della famiglia Sturzo, oggi trasformata in una “cittadella” per il reinserimento lavorativo dei detenuti nella fase finale della pena e degli ex detenuti con il coinvolgimento delle loro famiglie. Sono loro i protagonisti della nuova vita che il Fondo, oltre 50 ettari di splendida macchia mediterranea, sta ritrovando con una serie di attività: dall’artigianato alla coltivazione di prodotti biologici attraverso un’azienda agricola e la Cooperativa sociale “Cura et Natura”. Recuperato e riaperto al pubblico, il casale Sturzo, 1100 mq. su due piani, comprende anche una masseria, ribattezzata “Baglio della Lucerna” con 6 immobili disposti su tre lati contigui, che vedrà nascere la Scuola-laboratorio di arti e mestieri in via di estinzione e di conservazione del patrimonio immateriale, sull’esempio francese e tedesco, come attualizzazione al pensiero sturziano. Nel Fondo Sturzo sono previste 20 villette monofamiliare che ospiteranno le famiglie degli ex detenuti. Salvatore Martinez ha illustrato l’ANREL, Agenzia Nazionale Reinserimento e Lavoro rivolta a detenuti ed ex detenuti; il primo progetto in rete in Italia per il reinserimento lavorativo fortemente voluto dal Ministro della Giustizia Angelino Alfano, che proprio il 4 ottobre a Caltagirone ha firmato la Convenzione per la nascita dell’Agenzia in 5 regioni: Sicilia, Lombardia, Veneto Lazio e Campania. Grazie ad un altro protocollo d’intesa fra il Ministero dell’Istruzione e la Fondazione Di Vincenzo, inoltre, verranno avviati in sinergia con l’Assessorato Regionale competente progetti formativi per lo sviluppo di iniziative connesse all’insegnamento della disciplina “Cittadinanza e Costituzione”. Tanto l’interesse fattivo e gli impegni assunti dai rappresentanti della Regione al termine di una intensa mattinata sturziana, nel desiderio condiviso di fare del Polo di Eccellenza Sturzo un nuovo incubatore di politiche sociale e di pedagogie educative e rieducative. Proprio come avrebbe detto don Sturzo: dall’idea al fatto.

Ivan Scinardo