Mutui; CISL: serve confronto, Sicilia prima per povertà
Enna-Cronaca - 03/02/2010
PALERMO – Un tavolo di confronto sui temi del credito, dello sviluppo. E della povertà. Lo ha richiesto al governo regionale la Cisl Sicilia, con una nota firmata dal segretario Maurizio Bernava e da Daniela De Luca, componente della segreteria regionale. La Cisl denuncia che “in Sicilia le persone povere sono 1.661.134 e rappresentano il 33% della popolazione regionale”. E che il dato Sicilia si colloca al di sopra della media nazionale (13,6%) e anche sopra la media delle regioni del sud (26,7%). Per di più nell’Isola, sottolinea la Cisl, il tasso di occupazione è particolarmente basso (43%) e precipita, specialmente, riguardo all’occupazione femminile (29,2%). Da qui, scrive il sindacato, “l’urgenza di una stagione straordinaria di confronto e impegno”, anche sul fronte del credito e a favore, in particolare, dei più deboli. Anche perché l’accordo per la sospensione delle rate di mutuo tra Abi e associazioni dei consumatori, fissa condizioni onerose che riguardano “spesso la sola quota capitale” e che il debitore, in ogni caso, “deve ripagare insieme alle rate correnti, al termine del beneficio”. La nota è partita stamani all’indirizzo del governatore Lombardo; del presidente dell’Abi Roberto Bertola; del prefetto di Palermo, presidente dell’osservatorio regionale sul credito, Giancarlo Trevisone. E del presidente della Cesi e arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo, in omaggio all’iniziativa della Cei che, poche settimane fa, ha promosso un fondo per i “prestiti della speranza”.