Pietraperzia. Rapina lampo all’ufficio postale

Pietraperzia. Rapina lampo all’ufficio postale di Pietraperzia la cui somma prelevata non arriva ai cinque mila euro. Ieri mattino alle ore 9,15 due banditi sono entrati all’ufficio postale ed hanno intimano ai presenti “fermi tutti è una rapina”. Alla posta vi erano una cinquantina di persone di cui molti pensionati, giacché in questi giorni si stanno pagando le pensione. I banditi hanno intimato ai presenti di lasciare l’ufficio e mentre la gente usciva i due baldi giovani con mosse fulminea sono entrati dalla parte dove stavano gli impiegati a cui hanno imposto di stare fermi. Con molto sangue freddo i tre sportellisti, Maria Calcagno, Michele Maniglia e Diego Di Gloria, non hanno opposto resistenza. I due che avevano il volto coperto da passamontagna hanno preso i soldi e si sono allontanati mischiati con la folla che uscivo ed hanno imbroccato via Tripoli a scendere e in itinere hanno tolto il passamontagna ed hanno svoltato in via Trento dove deva esserci la macchina del complice e in modo tempestivo si sono dileguanti. I carabinieri all’allertati dal direttore Liborio Nicoletti si sono presentati nel giro di pochi minuti all’ufficio postale, ma dei due banditi ormai solamente si parlava, perché avevano fatto perdere le tracce. Seconda una ricostruzione logica i due sarebbero entrati in paese dalla via Stefano Di Blasi ed hanno imbroccato la via Tripoli: davanti l’ufficio postale i due sarebbero scesi e prima di entrare avrebbero messo il passamontagna ed avrebbero consumato la rapina, con impareggiabile maestria che fa pensare a professionisti di lungo corso. Sicuramente saranno entrati in paese dalla scorrimento veloce dove ormai transitano centinaia di macchine.
Durante la rapina uno degli impiegati è andato sotto stress cardiaco e per prudenza il direttore ha chiamo il 118 ed è stato condotto al Sant’Elia di Caltanissetta dove è stato ricoverato per una opportuna valutazione della situazione. Per gli impiegati e per i presente non sono mancati momenti di panico; infatti una persona anziana ha dato segni di malessere, ma poi si è ripresa.
Nella mattinata sono arrivati due ispettori di filiale per fare le rilevazioni del caso e per verifica l’ammanco. L’ultimo raid alle poste avvenne una diecina di anni fa, durante la notte cercarono di portare via la cassaforte, ma non ci riuscirono perché scattò l’allarme ed arrivarono i carabinieri che per pochi attimi non catturano i malviventi della banda delle casseforti.
Giuste Carà