Cisl: Fiat non si defili, serve piano per sviluppo
Enna-Cronaca - 05/02/2010
PALERMO – Fiat non può defilarsi “come se nulla fosse”. Per questo “non molleremo fino a quando non sarà messo a punto un progetto industriale solido e fattibile, che dia certezze di sviluppo della produzione e dell’occupazione, nel polo di Termini Imerese”. Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia, ha commentato in questo modo, a conclusione dell’incontro di stamani a Roma sul caso Fiat-Termini Imerese, l’esito del faccia e faccia tra governo, impresa e sindacati. Fiat insiste sull’abbandono dello stabilimento siciliano? “Fino a quando non saranno approntati progetti industriali alternativi, che l’azienda torinese dovrà contribuire a elaborare – è la risposta del sindacalista Cisl – non è ammissibile alcun ritiro come, oltre che al sindacato, chiedono i governi nazionale e regionale”. Pertanto, è la tesi di Bernava, “il governo Berlusconi dovrà pretendere, ora, il doveroso esercizio di responsabilità da parte del Lingotto”. La Cisl, dal canto suo, non permetterà che il piano industriale della principale azienda italiana si traduca, per la Sicilia e i lavoratori, nel mero dramma dei costi sociali. Né consentirà che la questione si risolva in mere formule di sostegno al reddito o di accompagnamento alla pensione.