Rifiuti Enna. E’ allarme: SiciliaAmbiente al capolinea

Enna. Con una lettera, inviata al Prefetto, Giuliana Perrotta, al presidente della Provincia regionale, Giuseppe Monaco, ai sindaci dei 20 comuni dell’ennese e alla società EnnaEuno, il presidente di SiciliaAmbiente, Giovanni Barbano, lancia l’allarme di non poter più andare avanti, manifestando le sue preoccupazioni, ma soprattutto ha evidenziato le difficoltà finanziarie in cui si sta muovendo la società per assolvere al suo impegno di raccolta dei rifiuti solidi urbani e della raccolta differenziata e si è arrivati al capolinea perché la società non dispone più di risorse finanziarie che le consente di acquistare il carburante per gli automezzi.
“La scrivente Società – comunica Giovanni Barrano, nella qualità di presidente – a causa delle note difficoltà finanziarie e non avendo ulteriori crediti da parte dei fornitori, nella prossima settimana non sarà in grado di garantire il funzionamento degli automezzi a causa della mancanza di carburante e dell’impossibilità di effettuare le manutenzioni indispensabili. Inoltre, non essendo in condizioni di garantire l’erogazione delle retribuzioni relative al mese di gennaio, si paventa il verificarsi di disservizi, causati dalla possibile astensione dal lavoro da parte dei dipendenti. Pertanto, considerato che la scrivente per l’anno 2010 continua a svolgere il servizio e deve realizzare interventi urgenti ed indifferibili sull’impiantistica, si chiede agli Enti in indirizzo di effettuare una cospicua anticipazione sul corrispettivo dovuto per garantire anche per i prossimi mesi il regolare svolgimento del servizio di raccolta, spazzamento e smaltimento dei rifiuti “.
Giovanni Barbano, inoltre, assicura che SiciliaAmbiente garantisce comunque il massimo impegno per assolvere ai suoi compiti, ma è anche vero che la stessa attende con una certa sollecitudine, risposte concrete da parte del Presidente della Provincia e dei sindaci. Che SiciliaAmbiente si trovasse in difficoltà finanziarie era noto a tutti, che tra poco la situazione in tutto il territorio provinciale diventerà molto difficile lo sanno tutti perché la mancanza di soldi provocherà sicuramente disservizi da una parte e il probabile sciopero da parte dei dipendenti. Nessuno paga, gli utenti hanno quasi dimenticato che ci sono da pagare le bollette, ma le varie vicissitudini, a cominciare dal sequestro da parte della Guardia di Finanza di valori e beni, hanno creato il fermo tecnico di tutte le procedure per cui mancano sostanzialmente quei soldi che avrebbero potuto far tirare un sospiro di sollievo sia all’Ato Rifiuti che a SiciliaAmbiente,e di certo questa situazione viene aggravata dall’incertezza che regna all’interno dell’assemblea dei sindaci.