Enna. Lotta alla brucellosi: Allevatori in Senato

Enna. L’Unione Allevatori di Sicilia non molla nella lotta alla brucellosi e dopo avere partecipato alla riunione, organizzata dall’assessore provinciale all’Agricoltura, Dario Cardaci, ieri i rappresentanti dell’associazione sono stati presenti, presso la XII° Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica, presieduta dall’Onorevole Tomassini, per un’audizione informale richiesta da tempo.
Tema principale dell’incontro sono state le problematiche di natura sanitaria, nonché burocratica, legati alla tubercolosi, brucellosi e leucosi bovina, nonché alla brucellosi, ovicaprina, patologie che affliggono da anni la zootecnia siciliana, in grande difficoltà e sicuramente costituente una rilevante risorsa socio-economica per l’isola.Il vice presidente dell’Unione Allevatori, Carmelo Galati Rando, nel corso dell’audizione, ha illustrato alla Commissione le principali negatività del comparto zootecnico, facendo un excursus delle patologie animali, nonché delle ripercussioni che queste hanno sulla salute dei consumatori, ma soprattutto al centro del dibattito sono state anche le ripercussioni economiche di dette patologie e le speculazioni che ne derivano, sottolineando, che a pagarne le conseguenze sono sempre gli allevatori. Argomento “scottante” dell’audizione è stato quello relativo alle vaccinazioni, ed è stato ribadito alla commissione che ogni anno migliaia di euro sono finanziati alla Sicilia dalla Comunità Economica Europea per i “piani di eradicazione”, ma senza sostanziali risultati perché la brucellosi continua ad imperversare in Sicilia, specie nelle province di Enna e Messina. Il vice presidente dell’Unione Allevatori di Sicilia, Carmelo Galati Rando, ha avanzato numerose istanze di chiarimento in merito, rivolgendo un accorato appello al presidente della Commissione, onorevole Tomassini, nonché ai senatori Fosson e Bossoli, presenti in aula, affiche l’organo istituzionale si attivi per sconfiggere e superare tutte le problematiche illustrate. L’ufficio legale dell’Unione, inoltre, rappresentato dall’avvocato Caterina Galati Rando, dall’avvocato Gaetano Catalano e dal dottor Sandro Mascali, ha, invece, esposto le problematiche concernenti il mancato pagamento della indennità di abbattimento prevista dalla L.R. 12/1989, non corrisposta agli allevatori dalle Azienda sanitarie provinciali, competenti, da oltre un decennio. Incisiva e valida è stata la testimonianza dell’allevatore Placido Iudicello della provincia di Messina, il quale ha personalmente testimoniato il dramma, anche economico, vissuto dalla sua azienda che stava per scomparire. Il presidente, onorevole Tomassini, si è impegnato ad avviare l’istruttoria relativa alle problematiche rappresentati dagli allevatori in occasione dell’incontro e, su richiesta dei senatori Bossoli e Fosson, si è detto disposto, in relazione all’esito della sua istruttoria, ad interessare della vicenda altri eventuali organi istituzionali eventualmente competenti in materia.
“La commissione – ha dichiarato l’onorevole Tomassini – potrebbe decidere anche di avviare una indagine conoscitiva, mirata soprattutto alla situazione in Sicilia, atteso che i risultati generali non sono affatto negativi, se confrontati con quelli europei. Qualora, invece, si ravvedessero delle vere e proprie irregolarità o violazioni di legge, anche in ordine alla sicurezza alimentare e della salute dei cittadini, verrà valutata l’opportunità di rivolgersi alla commissione parlamentare di inchiesta, che ha i compiti sostitutivi della magistratura, per effettuare interventi diretti”.