Accordo Regione Sicilia e Getty Museum
Enna-Cronaca - 16/02/2010
Gaetano Armao, assessore regionale per i Beni Culturali e l’identità siciliana, e David Bomford, direttore del J. Paul Getty Museum di Los Angeles annunciano una collaborazione a lungo termine tra la Regione siciliana e il Getty Museum. L’accordo, firmato da entrambe le parti, prevede una serie di iniziative di collaborazione nel settore della conservazione, come nella protezione dal rischio sismico dei beni culturali, mostre, ricerca scientifica e conferenze “Si tratta di un accordo innovativo e molto importante – sottolinea l’assessore Armao – che imprime una svolta di qualità nella gestione e nella valorizzazione dei beni culturali della Sicilia. E’ necessario restituire credibilità all’amministrazione dei beni culturali siciliani. Sotto questo profilo, l’accordo con il Getty Museum è un passo storico. Invece che fermarci a una mera restituzione di uno dei tanti, straordinari beni trafugati dalla Sicilia, abbiamo costruito, rilanciando, un percorso di proficua e fattiva collaborazione con una delle più importanti istituzioni museali del mondo”.
“Il Getty Museum – afferma David Bomford – ha raggiunto con i nostri colleghi in Sicilia un accordo reciprocamente vantaggioso che ci permette di ampliare il nostro rapporto con l’Italia in una regione così importante per lo studio del Mediterraneo antico. Questo accordo è un’estensione dell’intesa raggiunta nel 2007 con il Ministero italiano dei Beni Culturali, che ha aperto la strada a una serie di progetti importanti”.
Il Getty Museum organizzerà una grande esposizione dedicata alla Sicilia del periodo classico ed ellenistico (V – III secolo a.c.), epoca che ha visto affermarsi la fondazione delle colonie greche, tra le più ricche e potenti del Mediterraneo. Provvisoriamente intitolata “Tra Grecia e Roma: la Sicilia nel periodo classico ed ellenistico”, la mostra sarà aperta nel 2013 presso la Getty Villa del J. Paul Getty Museum e comprenderà alcune importanti collezioni archeologiche ritrovate in Sicilia, provenienti sia da musei siciliani sia da realtà museali internazionali.
Il Getty collaborerà anche con il Museo Archeologico Regionale ‘Antonino Salinas’ di Palermo, con la Soprintendenza di Trapani e con il professor Clemente Marconi dell’Institute of Fine Arts presso la New York University per organizzare un evento espositivo su Selinunte (Selinos), importante colonia greca della Sicilia sud-occidentale, nota soprattutto per i suoi templi greci dal periodo arcaico e classico. La data di apertura di questa mostra deve ancora essere fissata.
Secondo i termini dell’accordo, l’assessorato per i Beni Culturali e l’identità Siciliana prenderà in considerazione l’ipotesi di trasferire successivamente entrambe le esposizioni al Palazzo Aiutamicristo di Palermo, individuato quale centro per lo studio dell’arte e della cultura siciliana.
Conferenza sulla mitigazione del rischio sismico A partire dal 2006, il Department of Antiquities Conservation del Getty Museum ha organizzato una serie di conferenze annuali internazionali dedicate al tema della mitigazione del rischio sismico per le collezioni museali. Queste conferenze hanno avuto luogo a Los Angeles (2006), Istanbul (2007), Atene (2008) e Tokyo (2009), coinvolgendo una vasta gamma di competenze sulla problematica specifica della minimizzazione dei danni da terremoto alle collezioni museali.
Secondo i termini dell’accordo, il Getty affiancherà il Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro e per le Scienze Applicate ai Beni Culturali per il programma della prossima conferenza che sarà organizzata in Sicilia nel 2010. Nell’ambito della Conferenza avrà luogo un seminario di un giorno dedicato a tecnici e conservatori dei musei sul tema della realizzazione di supporti antisismici, così’ come su altri argomenti relativi alla protezione dei beni in regioni soggette a rischio sismico.
Nel settore della conservazione dei beni il Getty Museum metterà a disposizione la propria esperienza in materia e le attrezzature più moderne disponibili presso la Villa Getty per collaborare con i colleghi siciliani negli interventi conservativi su reperti, con l’obiettivo specifico di migliorarne la protezione dai danni causati da eventi sismici durante il periodo espositivo delle stesse.
Ad inaugurare questa nuova partnership saranno due progetti con il Museo Archeologico di Agrigento. “Il giovinetto in marmo di Agrigento” sarà portato al Getty nell’autunno del 2010 per la progettazione di un supporto antisismico realizzato ad hoc, per proteggerlo durante le mostre. La statua sarà successivamente esposta alla Villa Getty insieme alla collezione permanente del museo. Allo stesso modo il cratere attico a figure rosse di Agrigento del Pittore Niobide giungerà alla Villa Getty nel mese di aprile 2010 e, dopo la realizzazione di un supporto di isolamento sismico ad hoc, sarà esposto insieme alla collezione permanente. Infine, la straordinaria statua in marmo nota come il giovinetto di Mozia sarà oggetto di indagini accurate per la realizzazione di un nuovo dispositivo antisismico che contribuisca a migliorarne l’aspetto estetico.
Dopo l’intervento il giovinetto di Mozia sarà esposto in occasione della mostra “Tra Grecia e Roma”. Successivamente tutte e tre le opere torneranno in Sicilia insieme ai nuovi dispositivi di isolamento sismico per essere esposti nei rispettivi musei di provenienza.
Inoltre vari oggetti provenienti dal sito di Morgantina, collegati al culto di Demetra e Persefone, appartenenti alle collezioni del Museo Archeologico di Aidone, saranno prestati al Getty Museum per essere esposti per un anno nella galleria del Getty Villa “Dei e dee”. Una volta al Getty, i beni saranno oggetto di un possibile intervento di conservazione prima di essere esposti.
Oltre a questi specifici progetti, il Getty Museum e la Regione siciliana si sono impegnati a mantenere un dialogo continuo sulle migliori pratiche nel settore museale e per uno scambio di esperienze professionali in programmi educativi e di allestimento mostre.
Questo nuovo accordo del Getty Museum con la Regione siciliana si aggiunge a quelli già sottoscritti con il Museo Archeologico Nazionale di Firenze e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli.