Incontro a Leonforte su “lingua araba percorso di pacificazione tra popoli”

Conferenza sul tema “La conoscenza della lingua araba in un percorso di pacificazione tra i popoli”, nell’audotorium del liceo scientifico E. Medi di Leonforte, a cura dell’associazione “Cultura e Libertà”. Ad aprire i lavori il coordinatore della stessa: Dott. Giovanni Riolo, che più volte si è soffermato sul concetto di lingua come presupposto di democrazia, e che la sua conoscenza è uno strumento su cui contare per poter permettere all’uomo di poter vivere con più partecipazione il fenomeno della globalizzazione, che mai come ora sta richiamando la necessità di un riordino dell’ordinamento giuridico internazionale. Ed allora la lingua diviene ausilio necessario per tale compimento, ed allontanare così lo spauracchio dell’incomprensione. In questo caso si è ritenuto allora opportuno analizzare e dibattere sulla lingua araba, che può offrire tanto sul fronte del lavoro, della cooperazione e della conoscenza.
E’ con il docente di lingua Araba presso l’Università Kore di Enna Michele Vallaro, che si entra nel vivo della conferenza e si rianimano gli studenti, che smentisce anzitutto il tipico modo di dire”ma parli arabo?”. In realtà la lingua non si appresta ad esser così difficile, piuttosto mai nessuno ha avuto interesse a smentirlo. L’arabo, infatti, come l’italiano è coincidente nel binomio grafia-fonetica; inoltre, alcuni suoni sono in comune coi nostri. Dettagli maggiormente linguistici hanno a tratti destabilizzato l’attenzione degli studenti, attirati da bizzarrie come il fatto che la scrittura araba parta da destra verso sinistra e non il contrario. La conferenza era inoltre presieduta dal Vice sindaco, assessore alla cultura, e dal referente per Leonforte dell’associazione organizzatrice Ferdinando De Francesco.
Altalenante l’attenzione su una tematica ancora da capire in tutti i suoi aspetti, che ieri ha rappresentato piuttosto un punto da cui partire per poter comprendere più a fondo la necessità di conoscere le lingue straniere.

Livia D’Alotto