Rifiuti. Altra sentenza Tar sospende determina Sindaco Enna

E’ una lunga vicenda sfociata da anni sul piano giudiziario quella che riguarda l’amministrazione comunale e l’Ato rifiuti. L’ultima puntata si è consumata il 16 febbraio scorso quando il collegio giudicante del Tar di Catania, presieduto dal giudice Vincenzo Zingale e composto da Salvatore Schillaci e Pancrazio Savasta, ha accolto la domanda di sospensione presentata dall’Associazione Consumatori siciliani e dall’Associazione Decontaminazione Sicilia, difesi dagli avvocati Mario Michele Giarrusso e Licia Minacapilli, riguardante la Determina sindacale n. 94 del 29 maggio 2009 del sindaco Rino Agnello di approvazione della tariffa di igiene ambientale (Tia) per l’anno 2009. Il Tar ha ritenuto fondato il motivo del ricorso in quanto “non sussiste la competenza del sindaco in ordine alla materia” delle tariffe di igiene ambientale, “appartenendo questa al Consiglio comunale”. Il Tribunale amministrativo, quindi, “ritenuto che sussiste il danno grave ed irreparabile derivante dalla estrema difficoltà da parte dei cittadini di ripetere le somme pagate illegittimamente in dipendenza della incompetenza dell’Organo deliberante”, ha accolto la domanda di sospensione della determina del sindaco Agnello. L’ordinanza sulla determina che è stata oggetto di impugnativa da parte delle associazioni guidate dal battagliero messinese Nicola Calabria, tra l’altro, era facilmente prevedibile. A questo proposito, vogliamo ricordare che dopo alcuni giorni che il sindaco Agnello aveva approvato le tariffe 2009 per i rifiuti solidi urbani, il Centro studi “Antonio Romano” lo metteva in guardia sottolineando che era una “determina in palese contrasto con le migliaia di sentenze emesse dai vari organi istituzionali amministrativi e tributari e in totale spregio di ogni dettato normativo nazionale che regola la materia dei rifiuti. “Per l’ennesima volta –dice il presidente Mario Orlando- l’amministrazione comunale è finita in un vicolo cieco. Non si comprende il comportamento del sindaco Agnello che già l’11 dicembre 2006 aveva approvato le tariffe 2006/2007 proposte dall’Ato in violazione della normativa che prevede la proroga della Tarsu, così come sorprende la scarsa conoscenza da parte dei funzionari e dell’intero Consiglio comunale delle normative che regolano la materia dei rifiuti”.

Giacomo Lisacchi