Lavoratori ASU comune Enna incontrano deputazione

Presso i locali del centro polifunzionale di Enna i lavoratori ASU (attività socialmente utili) del comune di Enna, ai quali si sono aggiunti quelli dei comuni di Leonforte e Calascibetta, hanno incontrato i deputati nazionali Ugo Grimaldi e Vladimiro Crisafulli ed i deputati regionali Paolo Colianni, Salvatore Termine ed Elio Galvagno, all’incontro erano altresì presenti il Sindaco di Enna Rino Agnello e quello di Leonforte Giuseppe Bonanno.
Durante l’assemblea i lavoratori hanno esposto la loro problematica rimarcando l’insostenibilità del loro disagio economico e lavorativo. La richiesta unanime di tutti i lavoratori è stata quella di responsabilizzare ogni singolo deputato, a prescindere dall’appartenenza politica sulla necessità di intraprendere tutte le azioni che si renderanno necessarie per raggiungere gli organi regionali al fine di presentare una soluzione legislativa concreta che conduca ad una contrattualizzazione dei precari.
Tutti si sono impegnati ad appoggiare la loro protesta rendendosi disponibili ad accompagnarli a Palermo nelle sedi e dalle persone competenti e di dare il loro appoggio in modo unitario. L’On. Colianni, rappresentante della maggioranza ha espresso la necessità di intraprendere strade concrete e non aleatorie, precisando che bisogna fare una legge quadro complessiva che risolva il problema. L’On. Galvagno altresì ha ribadito cha il primo obiettivo deve essere quello di trovare le risorse finanziarie, all’interno del bilancio regionale nel rispetto della normativa vigente, impegnandosi a fissare un appuntamento con l’assessore competente e nel frattempo di informarsi concretamente sulle disponibilità regionali. Ha chiuso il dibattito l’On. Crisafulli precisando che ogni minima possibilità contrattuale deve passare per due punti imprescindibili, la ricontrattazione del patto di stabilità ed il reperimento delle risorse, per altro di secondo piano rispetto al primo punto.
I lavoratori, in attesa di un sollecito e fattivo riscontro alle parole di oggi, hanno deciso di continuare la protesta restando in assemblea permanente presso i locali del palazzo municipale, invitando i colleghi degli altri comuni della provincia ad unirsi nella lotta. E aspettando che l’incontro di Palermo avvenga nei tempi più brevi.

Intanto, sulla vicenda è intervenuto il Segretario Generale Provinciale della CONFSAL (Confederazione Sindacati Autonomi Lavoratori) Calogero Giarrizzo per esprimere la completa condivisione delle ragioni dell’azione messa in essere dai lavoratori e la solidarietà del Sindacato Autonomo. Riteniamo, ha aggiunto Giarrizzo, assolutamente legittimo tutto quanto rivendicato dai lavoratori che dovranno vedersi riconosciuta la professionalità acquisita nel corso di questi lunghi anni dal diritto alla stabilizzazione della loro attività lavorativa.
Oggi tutti quanti loro, all’interno del Comune, attraverso le proprie capacità lavorative, ricoprono mansioni importanti, tanto da limitare sensibilmente l’attività di interi settori con la loro assenza, ciò a testimonianza della massima utilità apportata anche se ufficialmente svolgono un ruolo di “ausilio”.
La ricerca urgente di soluzioni utili a sanare la loro posizione in termini di stabilizzazione è improcrastinabile anche perché risulta del tutto evidente che molti, se non tutti, hanno superato il limite di età previsto dalla legge per la partecipazione ai pubblici concorsi, facendo diminuire la possibilità di uscire da questo status.
A ciò deve necessariamente aggiungersi la condizione sociale; tra di essi vi sono molti con carichi di famiglia che vivono con il solo sussidio che ad oggi risulta essere di € 524 circa, insufficiente per una esistenza normale ed assolutamente inadeguato per qualsiasi pianificazione futura.
Siamo certi, prosegue Giarrizzo, che la risoluzione positiva di questa vertenza, oltre a rendere “giustizia” a questa categoria, assicurando in modo del tutto legittimo e ampiamente meritato un futuro più sereno, porterà benefici a tutta la comunità, contribuendo anche a risollevare l’economia dell’intera Provincia.
Conclude il Sindacalista ribadendo la solidarietà ai 112 lavoratori ASU e impegnandosi a coinvolgere del problema la propria Segreteria Regionale, auspicando che tutti gli esponenti politici e le parti sociali della Provincia, ognuno per le proprie competenze, si adoperino, superando le ideologie di appartenenza, per risolvere nel più breve tempo possibile la questione, al fine di restituire serenità ma sopratutto la certezza di una occupazione stabile.