Ancora niente raccolta rifiuti in diversi comuni ennesi

Criticità al limite dell’emergenza rifiuti in alcuni comuni, capoluogo compreso, mentre in altri comuni la situazione si va normalizzando anche se non si evidenzia perché i cumuli di spazzatura sono veramente tanti. Intanto, per fare il punto sulle iniziative e gli interventi posti in essere dagli enti coinvolti nell’emergenza rifiuti, il prefetto, Giuliana Perrotta, ha convocato per domani, alle 11, una riunione con il Presidente della Provincia regionale, Giuseppe Monaco, e tutti i sindaci al fine di assicurare il superamento della situazione di crisi in cui sta versando il sistema di gestione dei rifiuti in provincia e garantire la regolare ripresa della raccolta dei rifiuti in tutto il territorio. L’emergenza rifiuti, dunque, in alcuni comuni come Enna, Agira, soprattutto dove da otto giorni non si opera nella raccolta dei rifiuti, Centuripe, Catenanuova, dove il sindaco Aldo Biondi non è disposto a fare anticipazioni, è evidente e sta per diventare pericolosa perché ha invaso le strade, dove si registra la presenza di molti animali randagi ed è necessario un intervento immediato per evitare che possano peggiorare le condizioni igienico-sanitarie. Il sindaco di Enna, Rino Agnello, ha anticipato circa dieci mila euro per l’acquisto del carburante per i mezzi da utilizzare nella raccolta dei rifiuti, ma gli operatori ecologici hanno continuato a non lavorare perché non c’erano le condizioni di sicurezza per poterlo fare, per cui la città continua ad essere sommersa da cumuli di rifiuti in ogni dove e tra qualche giorno, se dovessero cambiare le condizioni atmosferiche, si potrebbe arrivare ad una vera e propria emergenza rifiuti perché cambierebbero sostanzialmente le condizioni igienico-sanitarie. La riunione convocata dal prefetto per domani mattina dovrebbe poter fare il punto della situazione, ma soprattutto cercare una soluzione condivisa che possa consentire la ripresa della raccolta dei rifiuti, il pagamento delle spettanze arretrate a tutti i lavoratori. C’è da sottolineare anche che domani il Procuratore della Repubblica, Calogero Ferrotti, potrebbe prendere in esame la richiesta, presentata dal dottor Michele D’Amico, rappresentante legale della commissione di liquidazione dell’Ato Rifiuti, di revoca dell’ordinanza di sequestro delle somme che erano nelle casse della società d’ambito. Un milione e mezzo di euro che potrebbero servire per pagare le spettanze arretrate ai lavoratori, pagare i fornitori di carburante e le assicurazioni dei mezzi adibiti per la raccolta dei rifiuti, anche se il problema rifiuti rimane e bisogna trovare una soluzione che consenta ai sindaci di far pagare le bollette agli utenti, che da diversi anni non pagano il costo del servizio.