Progetto legalità alla media Savarese di Enna

Alla presenza del capitano Antonello Parasiliti è stato inaugurato il progetto legalità voluto e realizzato dalla scuola media “Savarese” di Enna. L’illustre ospite ha incontrato gli studenti delle terze classi alla presenza del sindaco di Enna, Rino Agnello che ha voluto esprimere al capitano l’ammirazione di tutta la cittadinanza per il suo impegno nella lotta contro la mafia. Il capitano dei carabinieri, nato ad Enna dove ancora oggi vivono i genitori, è salito agli onori della cronaca per aver arrestato il boss di Salemi Salvatore Miceli, protagonista del narcotraffico internazionale. “Questo incontro – ha ribadito il dirigente della scuola “Savarese” Angelo Di Dio – è importante perché è alla scuola che spetta il compito di costruire una società migliore ed è dal confronto con personalità di spicco che voi ragazzi potete trarre i giusti stimoli per formarvi come cittadini”. Dopo l’intervento del capitano Ettore Minniti, che ha parlato del grande contributo che il suo illustre collega ha dato e continua a dare ai Carabinieri, ha preso la parola il capitano Parasiliti il quale rivolgendosi ai ragazzi ha detto che “rinunciare alla mentalità mafiosa significa rinunciare alla prepotenza che ti spinge a prevaricare sugli altri e alle scorciatoie che ti allettano con facili guadagni o facili successi. Solo un saldo patrimonio di valori e un profondo senso del sacrificio possono contrastare il potere mafioso, specialmente in un momento in cui la mafia si avvia a diventare invisibile, dal boss “la coppola” si sta passando al mafioso con il colletto bianco e un’avviata carriera di imprenditore o di politico”. Il capitano Parasiliti ha ricordato ai ragazzi che la lotta alla mafia può avere successo solo se “ciascuno di noi e soprattutto i giovani si impegneranno ad attaccare la mentalità e le culture mafiose che permeano la vita di tutti i giorni”; in conclusione, dopo aver ricevuto una targa ricordo dal sindaco e dal preside Di Dio, Parasiliti ha spiegato agli studenti che “il mio più grande desiderio è che la lotta alla mafia non venga personalizzata, non sono i singoli che possono sconfiggere il potere mafioso, è necessario che tutta la società civile si mobiliti contro di essa”.

William Savoca