Viabilità Enna. Consiglio provinciale o mercato? grida, insulti, proteste, accuse e contraccuse

Mai vista tanta confusione, mai vista tanta approssimazione politica e dire che, ieri sera, il Consiglio provinciale ed i consigli comunali di Aidone, Piazza Armerina e Valguarnera  avrebbero dovuto trattare un argomento di vitale importanza come la transitabilità della provinciale 4, da quasi due anni passata all’Anas, strada che collega l’autostrada Palermo-Catania con Valguarnera, Piazza Armerina e poi Aidone alla vigilia di grandi avvenimenti culturali, come il rientro della Venere di Morgantina. Quello visto ieri sera al consiglio provinciale è l’esempio lampante di come non si fa politica, di come manca l’impegno vero quando si tratta di affrontare problematiche riguardano la collettività  ennese. Nel corso dei lavori si è sfiorato lo scontro fisico, l’atmosfera con grida, insulti, proteste è stata quella di un mercato con scarsi riflessi su quello che doveva essere l’argomento centrale di questa riunione a quattro. Tante le accuse volate via nei vari interventi, da quella di Lorenzo Granata (Udc) che ha accusato la maggioranza di avere cercato di far fallire la riunione e di non volere trattare l’argomento perché la crisi della viabilità è anche la crisi di un’Amministrazione provinciale che non ha un programma serio, che non ha mai cercato di affrontare seriamente i problemi vitali del territorio provinciale, è sicuramente il fallimento programmatico dell’attuale amministrazione provinciale. La richiesta di alcuni consiglieri di centrodestra di rinviare la seduta perché assente il presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, in quanto si trova a Roma per cercare finanziamenti per migliorare la viabilità provinciale, ha provocato il finimondo; una serie di interventi da parte dei consiglieri provinciali Spedale, Costanza, Granata, Lupo, mentre il sindaco di Valguarnera Nocella ha chiesto l’utilizzo della sala, nel caso in cui i consiglieri provinciali avessero abbandonato l’aula, per discutere assieme i tre consigli comunali sulle problematiche relative alla provinciale 4. L’atmosfera è diventata incandescente, si è gridato da tutti i banchi, proteste, accuse, contraccuse da una parte e dall’altra senza riuscire ad arrivare ad una decisione condivisa , sino alla sospensione dei lavori del consiglio per problemi di ordine pubblico. In aula si sono accesi diversi focalai di discussione, mentre i capigruppo si riunivano per decidere cosa. Si riprendeva dopo circa mezz’ora con il ritiro della richiesta dei consiglieri del rinvio, ma con l’impegno di trattare la viabilità provinciale nella sua interezza. Discussioni ed interventi che sono durati sino a tarda notte.

Intanto il gruppo Consiliare del Partito Democratico ha presentato una richiesta di convocazione urgente del Consiglio provinciale: 

 PREMESSO

–          che la Provincia di Enna è una provincia prevalentemente montana, caratterizzata da una olografia del tutto particolare che rende difficili i collegamenti  tra i diversi centri abitati, soprattutto nel periodo invernale a causa delle nevicate e delle abbondanti piogge;

–          che i collegamenti tra i diversi centri abitati della Provincia vengono assicurati prevalentemente mediante la rete stradale dell’ANAS d della Provincia;

–          che la Provincia Regionale di Enna è proprietaria  di una vastissima rete stradale suddivisa in strade provinciali, strade di bonifica e strade regionali, che si estende per circa 2000 km;

–          che il livello di manutenzione di detta rete stradale è praticamente inesistente ed assistiamo alla quotidiana chiusura di strade provinciali in seguito a frane e smottamenti in una situazione che ormai non è esagerato considerare di grave emergenza;

ATTESO: che tale grave situazione è confermata dal fatto che da un sommario esame risultano chiuse o impraticabili  le seguenti strade:  la SP 28 Panoramica, in seguito al crollo delle campate, la  SB 15 (Torre), la SR 1 Scioltabino, la SP 4 la SP 78, Barrafranca- Ramata, la SP 147 Donna Betta, la SP 12 Diga Olivo, la SP 64 Scarlata e la SP. 31 S.Giovanni, la SP 95 e 96, la SP 21 Pietraperzia CL, la SP 18, 21 e 22 Agira Nicosia, la SP 62 Leonforte, la SP 81 e 81 bis Villarosa, la SR 9 e la SB 8 e 9, che addirittura nella SP 80 dove risiedono ed esercitano l’attività circa quaranta allevatori, gli stessi sono stati costretti a tassarsi per effettuare le manutenzioni minime che consentano loro di recarsi in azienda ad accudire gli armenti;

CONSIDERATO: che gli appalti inerenti le somme concesse dal Governo Prodi per la viabilità provinciale non sono ancora stati avviati; che nonostante tale situazione non è stata ancora attribuita la delega alle infrastrurre e viabilità, rimasta libera dopo le dimissioni dell’Assessore Faraci; che la rete stradale statale risulta parimenti deficitaria in quanto anche  l’ANAS non procede alla manutenzione della propria rete viaria, o lo fa in misura ininfluente;

Tanto premesso e considerato ai sensi dell’art. 10 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Provinciale si chiede la convocazione straordinaria ed urgente dello stesso per dibattere sulla grave situazione viaria della provincia di Enna ed assumere le conseguenti iniziative che consentano:

1)      di procedere alla manutenzione e conseguente riapertura delle principali strade Provinciali chiuse, interrotte o impraticabili;

2)      di avviare con celerità gli appalti inerenti le somme concesse dal Governo Prodi per la viabilità provinciale, ammontanti a circa 40 milioni di euro;

3)      di avviare con celerità la progettazione e gli appalti per il ripristino della SP 28 Panoramica;

4)      di procedere con immediatezza alla nomina dell’Assessore  alle infrastrutture e viabilità;

5)      di intervenire presso il Compartimento ANAS affinchè proceda alla manutenzione e riapertura delle strade statali chiuse.

 I Consiglieri Provinciali: Alloro Mario, Bannò Mimmo, Buscemi Paolo, Castoro Pippo, Costanza Francesco, Musumeci Ninì e Notararrigo Salvo

Per correttezza di informazione il comunicato dell’Ufficio stampa della Provinca:

“Sarà stilato un documento da sottoporre al vaglio dei Consigli da indirizzare ai Governi regionale e nazionale dove si solleciteranno interventi risolutivi che consentano la riapertura della Sp 4, arteria strategica per lo sviluppo turistico del territorio. E’ stato questo in sintesi quanto deciso ieri sera durante la seduta congiunta del Consiglio provinciale e dei consigli comunali di Piazza Armerina, Valguarnera e Aidone i tre comuni penalizzati dalla chiusura dell’arteria. Dopo la sospensione dei lavori di un’ ora  necessaria per chiarire alcuni aspetti sollevati da un gruppo di consiglieri della maggioranza che ritenevano di rinviare la seduta per affrontare complessivamente la problematica della viabilità provinciale il dibattito si è protratto fino a tarda sera. Al dibattito non è intervenuto il presidente della Provincia, Giuseppe Monaco,  che ha dovuto lasciare ieri pomeriggio il Palazzo per impegni istituzionali a Roma anche per i problemi legati alla viabilità. Oggi invece prenderà parte ad una conferenza stampa in merito al rientro degli argenti di Morgantina che saranno esposti probabilmente  prima nella Capitale e poi in Cina per ritornare successivamente ad Aidone. Il Consiglio è ritornato a riunirsi stamani, in concomitanza con tutti i consigli delle altre province siciliane per l’approvazione del disegno di legge regionale per la costituzione del consiglio regionale delle autonomie locali. Lo stesso presidente del Consiglio, Massimo Greco, ne ha voluto sottolineare l’importanza per garantire  una maggiore autonomia gestionale e legislativa agli enti locali. Il Consiglio regionale delle autonomie locali è già previsto in tutte le altre regioni d’Italia, eccetto che nella regione siciliana. In aula sono emerse perplessità da parte di alcuni gruppi politici tanto che è stato deciso di rinviare la trattazione del punto in una prossima seduta.

La seduta di stamani è stata seguita da alcune classi dell’istituto comprensivo di Villarosa in visita ad Enna  nell’ambito di un progetto sperimentale che vuole stimolare la partecipazione dei giovani alle istituzioni”.

La riunione congiunta del Consiglio provinciale con i Consigli comunali di Aidone, Piazza Armerina e Valguarnera, che alcuni affermano voluta dall’Assessore provinciale Tudisco, finita mercoledì notte, intorno alle 24, si è rivelata un autentico fallimento. Non solo perché, di fatto, non si è concluso niente tranne quella di affidare al presidente del consiglio provinciale, Massimo Greco, ed ai presidenti dei tre consigli comunali di stilare un ordine del giorno sulla situazione tragica della provinciale 4, che è di importanza strategica per il turismo in provincia di Enna, ma anche ha evidenziato turbolenze all’interno della maggioranza, con una documento dei consiglieri del MpA che stigmatizzano il comportamento del presidente Greco. Da aggiungere che ad un certo punto molti consiglieri, specie di centrodestra , hanno abbandonato l’aula per cui alla fine veniva a mancare il numero legale ed è stato cercato l’escamotage di affidare ai presidenti dei consigli di redigere un ordine del giorno che sarà inviato alla Regione Siciliana, all’Anas regionale e al Ministero delle Infrastrutture, ma i cui effetti potrebbero essere nulli, perché come ha sottolineato ,nel suo intervento, il consigliere dell’Udc, Lorenzo Granata, all’ufficio tecnico della Provincia regionale mancano i progetti cantierabili di queste strade. La somma di 13 milioni, che avrebbe dovuto essere inserita nel bilancio 2010, ancora non è stata utilizzata  perché sono venute a mancare delle procedure che potevano consentire la utilizzazione di questa somma. L’Anas regionale non ha provveduto con urgenza ad intervenire sulla provinciale 4, che, diventata statale, consentirebbe un miglior collegamento tra l’autostrada Valguarnera, Piazza Armerina ed Aidone. Il sindaco di Valguarnera ha lanciato l’allarme di un possibile isolamento di Valguarnera perché la provinciale 4 è chiusa , la “turistica” nella sua parte iniziale ha delle frane consistenti, la statale 117 bis tra il bivio Ramata ed il bivio Furma è impercorribile, se si chiude anche questa, Valguarnera rimarrebbe isolata. Il passaggio della provinciale 4 all’Anas, avvenuto nell’ottobre del 2008, come ha sottolineato Lorenzo Granata, ha visto la firma del verbale di cessione tra le parti nell’aprile del 2009, ora dovrebbe essere il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, a sollecitare il Ministero delle Infrastrutture ad intervenire per eliminare la frana che ha portato alla chiusura della strada nella sua parte terminale. Dall’ufficio tecnico della Provincia arrivano notizie che ci vuole almeno un mese e mezzo per preparare i bandi di gara, ma sempre che siano disponibili i 13 milioni assegnati dal Governo nazionale. Per gli interventi urgenti sulla provinciale 4 è necessario che il presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, si rechi a Palermo e solleciti il presidente della Regione di intervenire presso l’Anas per un intervento urgente sulla strada.

Documento del Gruppo consiliare del  Mpa

Nascono ancora turbolenze all’interno della maggioranza di centrodestra al consiglio provinciale. Il documento stilato dai consiglieri del MpA ne è la conferma.

“Alla luce del consiglio provinciale, tenutosi mercoledì sera, con all’ordine del giorno “problematiche inerenti la provinciale 4” il gruppo consiliare del MpA (il capogruppo Russo, Catania, Crapanzano e Cimino) esprime biasimo sulla modalità e l’iter inusuale ed inopportuno con cui si è arrivato alla discussione in senso al consiglio provinciale in riunione con i consigli comunali di Aidone, Piazza Armerina e Valguarnera, per una problematica tanto importante per il territorio. L’MpA stigmatizza il comportamento del presidente del consiglio, Massimo Greco, il quale ha convocato il consesso provinciale in maniera irrituale, senza coinvolgere la conferenza dei capigruppo, emarginando così tutti i consiglieri sia di maggioranza  che di minoranza, creando un grave imbarazzo e confusione tra le figure istituzionali che dovevano discutere dell’argomento tanto delicato con una tempistica chiara e con maggiore responsabilità . Non si è nemmeno preoccupato della presenza, che noi riteniamo indispensabile, del presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, titolare della delega alla viabilità. I lavori all’interno del consiglio provinciale, non avendo una linea già tracciata e programmata, sono andati avanti in maniera caotica e pericolosa per i fatti che sono accaduti, dove si sono rischiati problemi di ordine pubblico“. “Siamo fermamente convinti come MpA – concludono i consiglieri MpA-  che questa problematica ha una priorità assoluta nella politica provinciale ed aggiungiamo anche del presidente della Regione Raffaele Lombardo, il quale ha dato grande disponibilità su questo grave problema. Forse è arrivato il momento di fare chiarezza in seno a tutta la maggioranza, ed in seno ai ruoli istituzionali che ciascuno ricopre”.

Comunicazione del Presidente del Consiglio provinciale, Massimo Greco

“Logica istituzionale vuole che in coerenza con il principio costituzionale di leale collaborazione tra le Istituzioni ad una espressa richiesta che proviene da tre Consigli Comunali in rappresentanza delle rispettive comunità amministrate, vada dato il giusto riscontro. In tale contesto ed in ossequiosa osservanza anche delle norme regolamentari, che non prevedono alcun parere preventivo della conferenza dei capi-gruppo, è stato convocato il Consiglio Provinciale per la trattazione congiunta ai medesimi Organi consiliari comunali dell’argomento S.P. n. 4.. Va pertanto respinta al mittente la censura sul mancato rispetto di regole procedimentali. Peraltro l’argomento noto a tutti, che s’inserisce nel più articolato ed allarmante problema della viabilità provinciale e statale del nostro territorio, non può essere affrontato secondo i tradizionali canoni dell’appartenenza politica interessando indistintamente tutte le comunità interessate. In casi come questi, l’azione politica di difesa andrebbe promossa nei confronti del nostro territorio e non del Governo Regionale o di quello Statale. Come ho già avuto modo di precisare in altre occasioni protocolli e regole istituzionali non possono essere piegati ad interessi, pur legittimi, di parti politiche né di maggioranza né di minoranza. Né, tanto meno, il Presidente del Consiglio può essere sensibile alle tirate di giacca dei vari gruppi consiliari. Ben venga, ad ogni buon fine, un’attenta valutazione sui ruoli istituzionali fin qui ricoperti che, per l’occasione, andrà estesa anche al decoro ed alla condotta dei singoli Consiglieri Provinciali nell’esercizio del proprio mandato. Per quanto concerne invece l’aspetto più politico, la questione andrebbe girata per competenza alle forze politiche di maggioranza, alle quali è già noto il mio pensiero in ordine alla provvisorietà di ogni rappresentanza istituzionale di tipo mediato (Assessori, Ufficio di Presidenza del Consiglio, Rappresentanza di sotto-governo ecc….)”.