Si illumina Palazzo Branciforti, simbolo del 400’ dalla fondazione di Leonforte

Il 28 Marzo si accenderà la nuova illuminazione artistica sulla facciata del Palazzo Branciforti che guarda al centro storico ed alla Granfonte. In occasione della ricorrenza dei 400 anni dalla fondazione della città per volontà di Nicolò Placido Branciforti l’Amministrazione comunale ha voluto iniziare le celebrazioni con la valorizzazione di un monumento simbolo della storia della città. La nuova illuminazione metterà in risalto l’imponenza del Palazzo Branciforti creando un effetto di forte risalto del monumento rispetto al contesto urbanistico circostante e la nuova immagine del Palazzo sarà visibile anche da lontano. Il Sindaco Pino Bonanno precisa che la cerimonia di accensione delle luci avverrà in occasione delle celebrazioni della Domenica delle Palme per rappresentare anche il forte legame della comunità leonfortese con le celebrazioni religiose.
Il Vice Sindaco Uccio Muratore afferma che la valorizzazione dei monumenti leonfortesi rientra tra le priorità culturali delle celebrazioni del 400’ dalla fondazione in quanto le varie iniziative che si stanno predisponendo dovranno creare un filo tra passato e futuro della città; inoltre, continua Muratore, bisognerà mettere in campo tutte le azioni e le occasioni possibili perché anche una piccola parte del Palazzo possa tornare in mano pubblica, questa è una sfida per la classe dirigente della nostra città per gli anni a venire. Gli effetti artistici della illuminazione sono stati curati gratuitamente dalla locale Associazione Meco composta da giovani professionisti leonfortesi.

Foto di Giustina Aresu

Palazzo Branciforti (a cura Pro Loco Leonforte)
Costruito nei primi decenni del 1600, il Palazzo fu la dimora del Principe fondatore Nicoló Placido Branciforti e della sua famiglia sino al 1850, quando l’ottavo ed ultimo Principe, Giuseppe Branciforti, lasciava per sempre la città per trasferirsi definitivamente a Parigi.
Lavorarono alla sua realizzazione maestranze romane e palermitane sotto la direzione di tre capomastri ennesi: Gianguzzo, lo stesso che curò la Piazza antistante, Inglese e Calì.
E’ una grande costruzione quadrangolare a due piani di stile seicentesco, con vastissimo cortile interno, anch’esso quadrato, finestre a piano terra e balconi con mensole scolpite al primo piano.
Elegante il manieristico portale a bugne, con motivi figuranti sui pennacchi e sulle mensole del sovrastante balcone centrale, sul quale sono scolpite armi e trofei da guerra attribuite allo scultore romano Fabio Salviati.
Il lato sud del Palazzo presenta due bastioni di fortificazione circoscriventi una villetta, realizzata nel 1878 dal Comune, che si affaccia sulla via Garibaldi e che ha come magnifico scenario la suggestiva zona storica della città.
Internamente l’ampio cortile presenta al centro una profonda cisterna anch’essa di forma quadrata come l’intero complesso architettonico. Particolare rilievo hanno, inoltre, le due sale di rappresentanza al primo piano, decorate con pregevoli stucchi e di recente restaurate.
Il deterioramento di questo edificio, purtroppo, è stato costante e progressivo nel tempo, sia all’interno che nel prospetto. Nel 1950 venne distrutta la galleria che collegava il Palazzo con la chiesa di S. Antonino, che fungeva da cappella palatina della famiglia Branciforti; con essa venne anche distrutto il giardino con alberi secolari per lasciare il posto ad un edificio scolastico. Nel 1958 un crollo ha irrimediabilmente cancellato l’ala sud-ovest, e non ultimo, il frazionamento in mano a privati, ha apportato all’interno dello stesso Palazzo modifiche non certo rispettose delle decorazioni originarie.
Piazza Branciforti
Costruita nel 1611, la “Piazza Soprana” è ubicata tra il palazzo la scuderia ed altre abitazioni. Fin dal suo nascere rappresentò l’angolo aristocratico di Leonforte, sempre animato da carrozze, cavalieri: da quì la denominazione di “Cavallerizza”.
Epicentro reale del potere dei Branciforti prima e della mondanità della famiglia Li Destri dopo.Armoniosa nelle sue proporzioni, venne realizzata da maestranze romane e palermitane, sotto la direzione del capomastro ennese Vincenzo Gianguzzo.Le fanno da cornice il maestoso Palazzo e la Scuderia. Secondo gli archivi storici la piazza nel suo prospetto presentava una fontana oggi non più esistente.
Attualmente vi si svolgono concerti e manifestazioni di ogni genere; ogni martedì mattina ospita il caratteristico mercato.