Riapertura teatro Garibaldi di Enna

Si apre il sipario… lo spettacolo va ad incominciare“ nel teatro Garibaldi di Enna, dopo un’attesa durata dieci anni, un tempo lunghissimo, provocato da una burocrazia che quotidianamente ha creato ostacoli sopra ostacoli, interrompendo i lavori perché mancava qualcosa, ma alla fine il piccolo “San Carlo” ennese, ieri sera, è stato inaugurato con una cerimonia molto toccante e significativa, alla presenza delle maggiori autorità provinciali e comunali, ma soprattutto con la soddisfazione degli ennesi che lo ha rivisto riaprire. Enna, capoluogo di provincia più alto d’Italia, dopo essere stato per tanti anni privo del cinema, ora si trova a riavere il suo teatro Garibaldi, centro di cultura notevole, che negli anni ’50 sicuramente era uno dei teatri più frequentati d’Italia con opere liriche e spettacoli teatrali di primo piano. In questo piccolo ed artistico teatro hanno confermato le loro grandi qualità artistiche gli attori catanesi Turi Ferro e Tuccio Musumeci, qui Katia Ricciarelli è stata splendida protagonista di una stupenda “Traviata”, qui gli ennesi, in periodo di Carnevale, avevano un punto di riferimento perché il comune organizzava veglioni belli e spettacolari che vedeva la presenza di centinaia di persone. E’ mancato per tanto tempo agli ennesi questo teatro, addirittura per trovare i soldi della ristrutturazione hanno pagato in prima persona con il pagamento di una tassa comunale specifica, ed alla fine questo splendido teatro è stato restituito alla cultura ennese. Siamo in primavera, difficile organizzare una stagione teatrale, ma con la collaborazione del Teatro Stabile di Catania e con Pietrangelo Buttafuoco, direttore del teatro catanese, che si è dichiarato disponibile a collaborare, si potranno organizzare spettacoli di primo piano così come merita il capoluogo ennese. Ieri piazza Umberto I era vestita a festa con tappeti rossi nel percorso di ingresso, tante vecchie gigantografie in bianco e nero, quando il teatro ospitava i veglioni di carnevale, tanti fiori, alberelli di limoni, due schermi giganti per consentire, tenuto conto che il teatro ha solo 326 posti a sedere, a chi non ha la possibilità di entrare, di poter assistere al concerto della Fanfara dei Carabinieri di Sicilia. All’interno del foyer una specie di museo musicale per onorare il musicista ennese, Francesco Paolo Neglia, il suo pianoforte, le partiture delle sue opere. Ad inaugurare il teatro sarà il sindaco, Rino Agnello, che ha seguito tutta la fase dei lavori, soffrendo parecchio per la lentezza con cui si camminava nell’espletamento degli stessi. “I lavori sono stati realizzati anche su consulenza della Soprintendenza ai beni Culturali – ha dichiarato l’architetto Maurizio Miccichè, direttore dei lavori – Abbiamo rispettato, anche nei colori della tinteggiatura, lo stile del teatro così come da sempre gli ennesi lo ricordano”. Assieme alla Fanfara dei Carabinieri si sono esibiti tre artisti ennesi il soprano, Anna Di Marco ed i tenori Salvatore Bellia e Fabio Di Fina, con un apprezzato repertorio che è andato dal Panis Angelicus a O Surdatu nn’ammurato passando poi per l’intramontabile “O sole mio” e “Torna a Surriento”, quindi la marcia di Radetzky, il Brindisi della Traviata. A dirigere la Fanfara, orchestra, composta da carabinieri tutti musicisti professionisti, il maresciallo capo Paolo Sena. Il Sipario si è aperto…. Non resta che mandare in scena gli spettacoli per ridare agli ennesi il loro teatro, per ritornare ad avere un punto di aggregazione culturale. Altra sorpresa, abbastanza gratida dal pubblico l’esibizione dell’ex corale della chiesa di San Francesco “Il cantico”, formata da quaranta elementi, magistralmente diretta dalla prof.ssa Givanna Fussone. La corale non è nuova ad esibizioni con la fanfara dei Carabinieri e collabora assiduamente con la Banda cittadina.

Antonella Santarelli