Enna. Applaudito spettacolo al Grivi dell’Associazione Moysikos di Piazza Armerina

Enna. Un numeroso e attentissimo pubblico ha assistito, mercoledì 14 aprile, presso il Super Cinema Grivi, allo spettacolo teatrale della Compagnia TeatroÈ dell’Associazione Moysikos di Piazza Armerina “Le bugie di Anna e Chiara” di Donatella Diamanti. Sul palcoscenico, questa volta, un testo imperniato sul tema della conflittualità familiare che fa emergere la richiesta di maggiore libertà e le difficoltà di comunicazione tipiche della relazione adulto-adolescente.

Lo spettacolo, già collaudato per un pubblico adulto, è stato proposto alle scolaresche degli Istituti Superiori e delle scuole secondarie di I grado di Enna.
La risposta è stata corale e giovani provenienti dalla Scuola Media Garibaldi, dal Liceo Scientifico, dall’Istituto Psico–Pedagogico e da quello Linguistico si sono “ritrovati” nei panni di Chiara (Laura Tornambene) riconoscendone le ansie e le incertezze proprie della crescita.

Numerosi anche i docenti accompagnatori: anch’essi hanno potuto ritrovare in Anna (Manuela Lomeo), la giovane mamma “intrappolata” nel proprio ruolo genitoriale, molte delle dinamiche più emblematiche che caratterizzano il rapporto di insegnanti e genitori alle prese con la delicata e talora contraddittoria fase adolescenziale dei loro alunni e figli.

La poltrona del teatro, quindi, è stata un nuovo punto di vista per “vedere” i propri problemi, per conoscere gli altri e capire meglio se stessi.
Delicata ma incisiva la regia di Nuccia Maugeri e Antonio Venturino, entrambi vicini alle problematiche che coinvolgono e assillano il popolo giovanile. “L’interazione tra generazioni diverse – ci dicono – può contribuire alla costruzione di rapporti migliori in una società che ha subito veloci trasformazioni e che non sa più ascoltare ed ascoltarsi”.

L’organizzazione, precisa e scrupolosa, della signora Cettina Emmi, titolare del Cinema Grivi, e di Walter Amorelli, che cura la promozione dello spettacolo, ha permesso ai giovani studenti ennesi di vivere una significativa esperienza teatrale che, al di là della componente puramente estetica e “ricreativa”, ha saputo offrire loro occasioni di riflessioni su tematiche quanto mai attuali.
Una nota di plauso va a tutto il giovanissimo pubblico che ha saputo seguire il lavoro teatrale con attenzione ineccepibile e acuta, dimostrando, qualora ce ne fosse necessità, che non è affatto vero che i giovani di oggi sono insensibili e superficiali, ma, al contrario, sanno riconoscere e apprezzare il valore dell’arte e della cultura quando ad essi ci si propone con linguaggio leale e diretto, privo degli artifici e delle ipocrisie che, purtroppo, spesso connotano il mondo adulto.