Enna. Condanna per induzione alla prostituzione

Enna. Ci sono voluti ben 9 anni perché una condanna ad un ennese di 72 anni a quattro anni e due mesi diventasse definitiva, ma ci sarà il taglio della pena per l’indulto. Salvatore Mungiovino era stato accusato di induzione e favoreggiamento alla prostituzione perché , tra il marzo e l’aprile del 2001, aveva fatto venire ad Enna, poi trasferite a Pergusa, tre giovani prostitute colombiane, che aveva ospitato in una sua casa di campagna, mettendola a disposizione delle tre ragazze, che per qualche mese hanno svolto il lavoro più vecchio del mondo. Sono stati i giudici della Cassazione a condannare a quattro anni e due mesi di reclusione Salvatore Mungiovino, in quanto responsabile di induzione e favoreggiamento della prostituzione, mentre il suo difensore, avvocato Antonino Impellizzeri, è riuscito a farlo assolvere dall’accusa di sfruttamento e di “reclutamento”. Tra l’altro da sottolineare che, pur avendo messo a disposizione la sua casa di campagna, Salvatore Mungiovino non aveva preteso soldi, ma solo prestazioni amorose gratuite. E’ caduto anche l’accusa di reclutamento, perché , attraverso le investigazioni da parte della quadra Mobile, non è emersa la prova di ricerca di donne da avviare alla prostituzione vera e propria. Una vicenda giudiziaria che, in quel periodo di marzo-aprile 2001 aveva provocato un vero e proprio scandalo, perché nessuno poteva pensare che a Pergusa potesse nascere una casa di appuntamenti. Salvatore Mungiovino, a cui furono assegnati gli arresti domiciliari, vi era rimasto solo meno di un mese, nella sostanza aveva fatto arrivare ad Enna le tre giovani donne che esercitavano a Catania . L’anziano ennese, secondo l’accusa, aveva provveduto ad organizzare per le tre donne gli incontri amorosi e ben remunerati. Gli agenti della Mobile era stato allertati da persone che avevano notato molte frequentazioni da parte di uomini nella casa di contrada Scioltabino ed allora avevano messo sotto controllo le tre ragazze, seguendole anche a Catania, e poi riuscendo ad individuare la casa dove le stesse avevano gli incontri amorosi. L’ultimo giorno del presunto giro di prostituzione costò ad un quarantenne leonfortese, E.P. , un’imputazione di favoreggiamento anche a un leonfortese, P.E., all’epoca quarantaquattrenne, perché aveva accompagnate due delle tre donne a Catania, ma poi era stato assolto. La sentenza di primo grado fu emessa il 3 ottobre 2006 dal tribunale collegiale di Enna, presieduto da David Salvucci, mentre quella d’appello, il 9 giugno dell’anno scorso, dal presidente della Corte d’appello Francesco Ingargiola.