Enna. Rifiuti: SiciliAmbiente va in liquidazione

Enna. La decisione era nell’aria, ora è ufficiale: SiciliAmbiente, la società che per anni ha avuto il compito di gestire il servizio di raccolta dei rifiuti e della raccolta differenziata, con gli ultimi anni in un’atmosfera molto calda, va in liquidazione. Lo hanno deciso l’Ato Rifiuti, che era proprietario dell’80 per cento delle azioni della società, ed i sindaci, che mercoledì pomeriggio hanno partecipato alla riunione svoltasi nella sala della stessa società. Nel corso della riunione è stata nominata una commissione di liquidazione, che è composta dal presidente, Giovanni Barbano, dall’Amministratore delegato, Totò Marchì, e dal sindaco dimissionario di Valguarnera Piero Nocella. Nella sostanza entro il 31 luglio deve dimettere tutto i mezzi che ha, poi l’Ato Rifiuti deve fare una gara per assicurare il servizio di raccolta dei rifiuti e della raccolta differenziata, quest’ultima mai arrivata a percentuali di un certo rilievo, ma ha sempre viaggiato intorno ai 3-4 per cento, una percentuale molto bassa che non ha influito nella diminuzione dell’entità delle tariffe. Già nella riunione di martedì c’era stato il rifiuto di effettuare la ricapitalizzazione, che era il primo passo verso la liquidazione di una società, che, nel corso degli anni, ha dimostrato anche professionalità e competenza, ma che problemi di carattere finanziaria l’hanno messa in ginocchio, tenuto anche conto che negli ultimi sette anni a pagare le bollette per il servizio sono stati veramente pochi utenti, ed ovviamente in mancanza di fondi, si è sempre sperato nel fondo di rotazione, che, comunque, è andato a carico dei comuni. Ovviamente ci sarà da affrontare il difficile problema dei 500 lavoratori che dipendono dalla società, se verranno distribuiti nei vari comuni, i quali dovrebbero assumersi l’impegno di gestire la raccolta dei rifiuti oppure indire una gara di appalto alla quale parteciperanno delle società specializzate, ma questo significherebbe “eliminare SiciliAmbiente” per andarne a cercare un’altra , che potrebbe anche non avere l’esperienza che ha la società messa in liquidazione. Il posto di lavoro va garantito e lo ha sostenuto lo stesso Governo regionale e la nuova legge sui rifiuti punta proprio al mantenimento del posto di lavoro, non dimenticando che si possono fare tutte le riforme che si vogliono, ma se gli utenti non continueranno a pagare le bollette, la situazione non cambierà di certo, anzi peggiorerà perché i debiti cresceranno ancora di più.