Regalbuto, momento culturale con Walter Maestosi e Nino Piccione

Regalbuto. Sabato sera si sono concluse presso la Chiesa di San Basilio le manifestazioni organizzate dall’Associazione Culturale “La Compagnia dell’organo” e dalle parrocchie di San Basilio e San Domenico, nell’ambito della Settimana Europea della Cultura. Tra le manifestazioni di maggior interesse quelle a cui ha preso parte il grande attore Walter Maestosi, uno degli interpreti più importanti dell’opera di Dante. Walter Maestosi , durante un incontro con scuole e cittadini presso la suggestiva cornice della Chiesa di San Basilio, ha letto cinque canti dalla Divina Commedia, accompagnato dalla musica medioevale degli Antikantus di Catania. Maestosi è stato presentato dallo scrittore e noto giornalista Nino Piccione, che ha detto: “Maestosi è l’unico grande attore in grado di interpretare integralmente la Divina Commedia, un’impresa di grande valore letterario e artistico che si può affrontare solo per amore della poesia”. Maestosi ha incantato la platea con la lettura dei canti più noti dell’opera di Dante, tratti dall’Inferno dal Purgatorio e dal Paradiso. Introducendo brevemente i canti ha rilevato che la Divina Commedia è un viaggio della conoscenza. Dante rappresenta l’uomo che, scendendo all’inferno e risalendo poi al Purgatorio e al Paradiso, affronta un percorso di conoscenza che lo porta a prendere visione delle passioni umane, del peccato, fino ad un lento processo di purificazione, che lo condurrà “a cogliere il divino che è in noi e nel mondo”. L’attore ha citato illustri studiosi e letterati italiani e stranieri affascinati dalla grandezza e dalla universalità di Dante: da Ungaretti a Sapegno, da Carlo Gustav Jung a Victor Hugo, di cui ha recitato una commossa lirica composta dallo scrittore francese dopo aver letto l’Inferno. LA sera di venerdì Maestosi aveva partecipato all’incontro dal titolo “La Sicilia isola-mondo nell’opera di Nino Piccione”, leggendo alcuni bravi da “Il Barone di Militello” e “Il sogno e la colpa”. All’incontro ha partecipato lo stesso scrittore, che ha parlato della centralità della Sicilia nella sua opera: “La Sicilia è una terra amorosissima, ma è gelosissima” – ha detto Piccione – “Quando un figlio è lontano lo perseguita con i ricordi dei paesaggi, delle albe e dei tramonti, dello splendido mare e della sua gente”. Durante l’incontro la prof.ssa Anna Timpanaro e il prof. Giuseppe Nigrelli hanno presentato le due opere di Nino Piccione.
Maria Cristina Roccella