Mafia: processo alla nuova cosca di Enna, 12 condanne per 92 anni e 4 mesi

Caltanissetta. Pene dure nel processo antimafia Green Line. 92 anni e 4 mesi, sono stati inflitti questo pomeriggio a Caltanissetta ai dodici imputati del processo antimafia “Green Line”. Gli imputati, ritenuti appartenenti o avvicinati al clan mafioso di Cosa Nostra diretto da Giancarlo Amaradio, presunto boss di Enna, erano stati protagonisti di estorsioni, tentati omicidi e richieste di pizzo alle imprese edili. Il Gup Marcello Testaquatra ha inflitto 10 anni e 10 mesi di carcere a Giancarlo Amaradio. Pene ancor più severe sono state inflitte a due suoi presunti soldati, Giuseppe Di Franco e Natale Cammarata, leonfortesi, accusati di numerosi furti a scopo d’estorsione e associazione mafiosa, condannati rispettivamente a 11 anni e 4 mesi e 11 anni di reclusione. Il Gup ha inflitto 6 anni e 4 mesi a Gaetano D’Angelo di Valguarnera, ritenuto dall’accusa una sorta di braccio destro di Amaradio, 6 anni all’altro valguarnerese Domenico Ruisi, accusato anch’egli di associazione mafiosa; 6 anni e 4 mesi per estorsione a Gianni Briga, 9 anni e 8 mesi per associazione mafiosa e estorsione a Giovanni Scaminaci , 6 anni per estorsione a Antonio Scaminaci, 6 anni e 10 mesi per furto e estorsione a Vincenzo D’Agostino, tutti e quattro d’Agira; 3 anni e 8 mesi per furto a Nunzio Gagliano di Aidone; 8 anni e 4 mesi per furto e estorsione al leonfortese Davide Tirenni; e 6 anni per estorsione aggravata a Giuseppe Miracolo di Adrano.