Enna. Elezioni, assessori ed apparentamenti. Accuse reciproche tra le due anime PdL

Enna. Ad una settimana di distanza dal ballottaggio tra il candidato del centrosinistra, Paolo Garofalo, e del centrodestra, Angelo Moceri, le distanze sono notevoli ed addirittura si stanno verificando delle “turbolenze” che potrebbero inficiare determinate collaborazioni, andando ad annullare tentativi che sono stati fatti anche a livello regionale. Gianfranco Miccichè ha lavorato per quasi 24 ore per cercare di trovare una soluzione che possa compattare il centrodestra ad Enna, coinvolgendo anche il presidente della Regione Raffaele Lombardo, lo stesso ha fatto Ugo Grimaldi, il quale ha dichiarato che riferirà personalmente a Berlusconi, di come si sono comportati i rappresentanti del PdL lealista e del MpA perchè quella fatta è stata una “proposta indecente” che non poteva essere condivisa, ma è stata respinta con sdegno e tutto questo ha allontanato ancora una volta il gruppo che fa capo a Maria Teresa Montalbano ed ad Ugo Grimaldi. Gruppo, che potrebbe risultare determinante per l’esito del ballottaggio, che si è riunito per stabilire come comportarsi in questo ballottaggio, non escludendo un possibile appoggio esterno al centrosinistra. Tra offerta e richiesta c’erano differenze sostanziali e tra l’altro si voleva coinvolgere la Provincia regionale nel senso che il PdL Sicilia è ancora in credito sulle elezioni provinciali dove, pur appoggiando Monaco, non ha ricevuto niente di niente provocando la frattura di cui è interprete il consigliere provinciale Sergio Malfitano, ostico nei confronti dell’attuale giunta provinciale. In tema di apparentamenti divorziano, e questo era prevedibile, Vincenzo Cimino e i rappresentanti dell’IdV, per cui andranno ognuno per loro conto, addirittura Cimino ha proposto due suoi assessori Alvano e Lombardo. Punti di contatto tra Vincenzo Cimino e il centrosinistra non ce n’erano stati e non ce ne saranno, nonostante lui arrivi proprio dal Partito Comunista di cui è stato consigliere comunale. Infatti, nella riunione congiunta di mercoledì sera, Idv ha preso le distanze dalla lista apparentata “Enna al centro”, in relazione alla posizione da assumere nel prossimo ballottaggio per l’elezione del sindaco. “Idv – evidenzia Cinzia Farina – si dichiara disponibile ad alleanze solo all’interno del centrosinistra, in favore di Garofalo a condizione che non si verifichino trasversalità con la destra”. Vincenzo Cimino ha scelto di appoggiare Angelo Moceri e tra gli assessori designati da Moceri vi è qualche rappresentante di “Enna al Centro”. Infatti, Moceri,ieri mattina, ha presentato la sua lista di assessori che sono Dario Cardaci, Dante Ferrari, Massimo Greco, quindi Marco Villano, Gaetano Alvano e Paolo Lombardo,quest’ultimi due rappresentanti della lista “Enna al centro”. Il candidato a sindaco del centrosinistra, Paolo Garofalo, invece, ha presentato una lista di assessori che sono sicuramente “assessori civetta”in attesa di stringere delle collaborazioni concrete e, quindi, in termini di trattative avere la possibilità di poter stabilire ed offrire qualcosa per gli eventuali apparentamenti. Gli assessori designati sono il segretario provinciale Giuseppe Arena, i consiglieri provinciali Mario Alloro, Paolo Buscemi e Salvo Notararigo; Milena Rotella e Paolo Schillaci, ex consigliere provinciale. Quella che va ad incominciare sarà una settimana molto calda con trattative che si aprono e si rompono con continuità giornaliera prima di arrivare a soluzioni definitive.


Quello che si presenta alla vigilia del ballottaggio, ed apparentamenti annessi, è un quadro politico molto convulso, ricco di indecisioni ed anche confusione. Basta vedere come si è svolta la giornata di ieri per capire che le amministrative ennesi non fanno altro che incendiare i rapporti all’interno del Pdl. Le due anime del partito, nonostante le riunioni anche notturne, non sono riusciti a trovare un accordo per appoggiare Moceri che a sua volta ha cercato di fare da raccordo senza però ottenere risultati conscio che un appoggio del Pdl Sicilia è importante ai fini della vittoria. Nodo della discussione il tipo di coinvolgimento del Pdl Sicilia che chiede il vice sindaco e nega di aver ricevuto proposte per la Provincia, mentre i “lealisti” sostengono che una offerta è stata fatta.
Ad esprimere per primo la propria posizione il fronte Pdl Sicilia con l’on. Ugo Grimaldi che spiega così il no all’appoggio a Moceri: “Il centrodestra non ha voluto creare le condizioni per stare insieme. Siamo sconcertati, c’è la cattiva volontà di fare politica ad Enna; loro (rivolto ai lealisti ndr) lavorano per dividere e di questo ne parlerò con Berlusconi”. Dure anche le parole della Montalbano: “Vogliono farci scomparire, io sono a posto con il mio elettorato perchè fino alla fine mi sono ostinata a trovare un accordo”. Sul piatto della discordia la richiesta del vice sindaco fatta dal Pdl Sicilia che, a loro dire, si sono visti respingere la proposta. E qui c’è il colpo di scena perchè Dante Ferrari spiega quali sono state le proposte da loro avanzate: “Abbiamo proposto al Pdl Sicilia un assessore alla Provincia e due al Comune, anzi – aggiunge Ferrari – avevamo proposto il posto alla Provincia alla Montalbano ricomponendo il quadro provinciale subito perchè la nomina sarebbe stata immediata, al di là della possibilità di vincere o perdere al Comune”. Queste richieste, hanno sostenuto dal Pdl Sicilia (dove spiegano che il problema non è Moceri e che al centrosinistra non hanno chiesto nulla in termini di posti in Giunta), non sono mai state fatte. Alla serie di interventi si è aggiunta anche quella del Presidente della Provincia, Monaco, il quale ha ammesso la sua disponibilità a dare un posto in Giunta al Pdl Sicilia. In mezzo c’è Moceri che, sollecitato a dire la sua sull’assegnazione della poltrona di vice sindaco, ha spiegato che su questo se ne sarebbe discusso dopo le elezioni auspicando, comunque, che alla fine si possa trovare un accordo con il Pdl Sicilia. Il problema, dunque, sta nei rapporti interni al Pdl dove non si trova una sintesi e dove i dissidi personali sembrano essere da ostacolo ad un eventuale accordo. Ad adoperarsi per una soluzione anche il Presidente della Regione, Lombardo, ed il Sottosegretario Miccichè, ma anche il loro intervento non ha nutrito effetti. Oggi, intanto, scade il termine per gli apparentamenti e nessuno ha escluso eventuali sorprese che, però, allo stato di cose sono da considerare remote.
William Savoca