Enna. Rettore Salvo Andò su IV polo universitario
Enna-Provincia - 10/06/2010
Enna. L’intesa siglata tra il Ministero dell’Università, la Regione Siciliana, il Crus, ed il comitato IV polo universitario può essere importante per il futuro dell’Università siciliana. “E’ sicuramente un’intesa importante – ha dichiarato il rettore della Kore, Salvo Andò – anzitutto perché costituisce un utile precedente che va nella direzione di una seria programmazione dell’offerta formativa su base regionale. E poi importante per la Kore perché viene valorizzato il suo ruolo tenuto conto delle importanti esperienze fatte da questo ateneo nell’arco di pochi anni. Lo sforzo che dobbiamo fare adesso è di ragionare del futuro delle università siciliane avendo presenti precisi obiettivi di sviluppo, ma anche la domanda di cultura che viene dalla società siciliana. Non è ammissibile che ciascuna università da questo punto di vista faccia da sé,vanificando gli sforzi che sta compiendo il sistema universitario regionale come sistema sempre più integrato.
-Riorganizzare significa anche effettuare tagli ?
“Nell’ambito di una riorganizzazione dell’offerta formativa – prosegue Salvo Andò – si registreranno inevitabilmente tagli ed incrementi di corsi nelle diverse sedi coinvolte in questo processo. Ragionare in termini di facoltà nel momento in cui si ridisegna un sistema universitario, che non è basato sulle facoltà ma su altre aggregazioni disciplinari, non porterebbe da nessuna parte “.
– Quale sarà il ruolo della Kore ?
“Il ruolo della Kore nel quarto polo non può che essere un ruolo fondamentale in un sistema universitario in cui si sta partendo per ragionare sul futuro delle quattro università che esistono nel presente. Non è privo di significato,infatti, che sono le quattro università che insieme alle altre istituzioni hanno sottoscritto un’intesa”.
– Nelle ultime battute della campagna elettorale qualcuno ha cercato di coinvolgere anche l’università ennese
“Ho visto un volantino – conclude Salvo Andò – che mi ha indignato per i gratuiti attacchi che contiene nei confronti di un università come la Kore che oggi viene considerata dalla società siciliana e non solo una grande risorsa, che sta cambiando il volto dei territori interni della Sicilia. Non è consentito neanche in campagna elettorale dirigere il conflitto politico su obiettivi che rappresentano una ricchezza collettiva infischiandosene delle conseguenze che questi attacchi comportano e sull’immagine di chi vi lavora e vi studia. Abbiamo studenti eccellenti e docenti quasi tutti molto giovani, ai quali il mondo accademico nazionale guarda con grande fiducia. Annualmente riceviamo decine di visite di autorità Politiche, del mondo Accademico, del mondo delle Arti e delle Professioni, che congedandosi rilasciano dichiarazioni che ci fanno onore, il cui senso è più o meno questo: come avute potuto fare tutto ciò in così pochi anni. Chi oggi vuole gettare fango sull’Università finisce per rigettarlo su se stesso, dimostrandosi non degno di una realtà così grande come quella di un’università creata qui per dare a questo territorio un futuro in cui pochi o pochissimi credevano. Mi rivolgerò al Presidente Lombardo, che in più occasioni, ha indicato questa università come modello di iniziative virtuose da imitare, perché con riferimento a questa incredibile vicenda assuma tutte le iniziative necessarie per rimediare radicalmente a questa incresciosa situazione che si è venuta a creare che colpisce l’immagine dell’università ma soprattutto i diritti di un intero territorio, e anche quelli di una intera regione. Non può chi deve tutelare i diritti degli studenti, parlare di essi come se fossero studenti di serie B”.