Enna. Petizione popolare del Comitato di quartiere “U Pupulo” per denominazione Piazza

Enna. Sarà presentata a breve agli organi di governo della città una petizione popolare ad iniziativa del Comitato di quartiere “U Pupulo”, presieduto da Armando Schillaci, firmata da diverse centinaia di cittadini, a seguito della decisione della terza commissione consiliare, che si è occupata di toponomastica, d’intitolare vie e piazze a personalità ennesi. “Un vero atto d’ingiustizia è stato commesso ”, scrive Gaetano Vicari, presidente del Comitato per i diritti dei cittadini, in una lettera inviata lo scorso mese di maggio al Sindaco, al Prefetto, all’Assessore al ramo, al Presidente della terza commissione e al Presidente del Consiglio comunale. Nella missiva è stata evidenziata “la tempistica con la quale è stata collocata la nuova targa con la scritta Piazza Gino Vetri, ex presidente della provincia”. La stessa commissione non ha tenuto conto del parere degli esperti Enzo Cammarata, Rocco Lombardo e dello stesso Vicari, consultati quando tutto era stato deciso. Il rammarico, precisa ancora Vicari, è che “si poteva individuare un altro sito da intitolare al Vetri, così da lasciare la denominazione di Piazza Santa Maria del Popolo, che si trova inserita in uno dei quartieri più antichi di Enna”. Con l’unità d’Italia e i grandi avvenimenti storici, tra i quali la prima guerra mondiale, le città grandi e piccole hanno subìto, riguardo alla toponomastica, una vera e propria rivoluzione. Enna fu coinvolta in maniera massiccia dalla febbre della ridenominazione di vie e piazze. Dopo la presa di Porta Pia e con Roma capitale d’Italia, alla nostra Strada Maggiore, che in omaggio al Re Ferdinando di Borbone, era stata chiamata Ferdinandea, fu dato il nome di Via Roma. Anni dopo, la Piazza San Francesco divenne Piazza Vittorio Emanuele, e, come se non bastasse, la Via del Popolo prese anch’essa il nome del padre della Patria e le traverse adiacenti divennero via Aspromonte, via Solferino, via Magenda, via Montebello. Anche lo spiazzo di fronte il Municipio, anticamente Piazza Lincoln, fu dedicato al sabaudo Umberto I. Dalla fine degli anni ’40 in poi, fu la volta dei grandi personaggi: la piazza Balata fu intitolata a Giacomo Matteotti, la Piazzetta Santa Lucia a Giovanni Bovio, la Piazza Santa Croce a Giuseppe Alessi, la Piazza S. Tommaso a Francesco Paolo Neglia. Lungo sarebbe l’elenco delle vie e piazze che hanno subìto la stessa sorte nell’Ottocento e durante tutto il secolo scorso. Ma nonostante i cambiamenti, il centro nevralgico della città continua ad essere chiamato Piazza Balata; la Piazza Vittorio Emanuele, nel gergo popolare, è sempre “u chianu di sanfrancì” e nessuno, se non pochissimi, sanno che piazza S. Tommaso è intitolata, da oltre quarant’anni, al musicista Francesco Paolo Neglia. Ciò dimostra come le tradizioni popolari sono ben radicate nella nostra città, indipendentemente dai corsi e ricorsi storici.

Salvatore Presti