Enna. Rifiuti: Sindaci, Provincia, Regione e SiciliAmbiente

Enna. L’assessore regionale PierCarmelo Russo ha inviato un altro monito ai comuni invitandoli ad inserire nei loro bilanci anche i bilanci degli Ato e nel contempo debbano prevedere le risorse per coprire i costi del servizio di raccolta dei rifiuti. Si tratta di richiami, che hanno origine da obblighi di legge, e sono contenuti in una nota che sono stati inviati ai sindaci. L’assessore Russo continua a ricordare che, solo rispettando queste procedure, è possibile rappresentare la reale situazione contabile-finanziaria dei comuni, in caso contrario vengono occultati il patto di stabilità e le condizioni di deficit strutturali se non proprio di dissesto finanziario. Pesante la dichiarazione dell’assessore Russo, il quale sottolinea che ”nel mondo delle imprese private questo tipo di operazioni si configurano come bancarotta fraudolenta, mentre nella pubblica amministrazione si parla di falso ideologico. Ma c’è di più, se non vengono previste le risorse necessarie per coprire il costo dei servizi si creano le condizioni per arrivare prima o poi a una interruzione di pubblico servizio”.
Tornando alla provincia di Enna, che sul problema dei rifiuti è la peggiore di tutte in Sicilia, dopo la riunione di Regalbuto, organizzata dal sindaco Gaetano Punzi, domani, martedì ci sarà la riunione prevista dell’assemblea dei sindaci, durante la quale si dovrà valutare la possibilità di salvare la società SiciliAmbiente, che è quella che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti, ed evitare che possano avvenire i licenziamenti dei 473 dipendenti, provocando di fatto un’emergenza rifiuti di vaste proporzioni ed una possibile protesta da parte degli stessi lavoratori. E’ venuto il momento che i sindaci si siedano attorno al tavolo, compresa la Provincia regionale, che sembra disinteressarsi del problema, solo perchè sta cercando una scappatoia inutile, decidendo di vendere le sue azioni, che nessuno vuole comprare, per cercare soluzioni possibili ed evitare, come ha ammonito l’assessore Russo, che possano avvenire provvedimenti pesanti nei confronti dei comuni inadempienti, che potrebbero essere commissariati e, quindi, rendere ancora difficile la situazione. Ancora una volta bisogna, purtroppo ribadire, che i dipendenti di SiciliAmbiente non possono essere messi in mobilità perché fanno parte di una società di servizi, semmai si può al massimo cercare di ottenere una cassa integrazione speciale, ma il problema concreto è che tutti questi lavoratori dovrebbero essere licenziati con tutte le conseguenze del caso.