Enna. Sindaco Garofalo: Emergenza rifiuti è un problema che ci riguarda tutti

Enna. La possibile decurtazione dello stipendio ai 473 lavoratori di SiciliAmbiente, la società che sta svolgendo il servizio di raccolta dei rifiuti, ha provocato la pronta reazione degli operatori ecologici, i quali ieri mattina si sono recati a parlare con il neo sindaco del capoluogo, Paolo Garofalo, il quale li ha incontrati ed ha discusso con loro quello che è possibile fare per evitare che proprio gli operai siano quelli maggiormente penalizzati. La presenza di tanti operai ha spinto gli agenti della Digos a tenere la situazione sotto controllo, ma il sindaco Garofalo ha assicurato tutti che ci sarà il suo intervento per cercare di risolvere una situazione che potrebbe diventare dirompente sul piano dell’ordine pubblico e dell’emergenza rifiuti . “Non si può pensare di decidere su una situazione come quella dell’emergenza rifiuti sulla pelle degli operai, che è la parte più debole di questa situazione – ha dichiarato il sindaco Garofalo – Non possiamo decurtare il loro già misero stipendio. Questa è una situazione che deve percorrere binari diversi e soprattutto in termini politici e soprattutto con il Governo regionale. Già è positivo che i sindaci sono riusciti a trovare una soluzione che evita la messa in liquidazione della società SiciliAmbiente, quindi esercizio provvisorio, ordinanza a sei mesi sino ad arrivare alla fine di aprile del 201, quando si potrà applicare la nuova legge sui rifiuti. Sicuramente dobbiamo continuare ad attenzionare questa situazione perché l’emergenza rifiuti è un problema che ci riguarda tutti, cittadini ed amministratori”. Comunque è già un elemento positivo che la società che non va in liquidazione il 29 luglio prossimo, che il presidente della Provincia emette un’ordinanza che autorizza l’esercizio provvisorio a sei mesi, per ben tre volte, in modo da arrivare all’aprile del 2011, un pò meno gradito il ritocco agli stipendi dei lavoratori. Bisognerebbe trovare altre soluzioni a cominciare da quei cinque milioni di euro che l’Ato Rifiuti deve pagare per lo smaltimento dei rifiuti da parte dei rifiuti nella discarica di Cozzo Vuturo, soldi che vanno alla Regione, forse sarebbe meglio che questa spesa se la caricassero i comuni che non possono essere sottoposti a provvedimenti finanziari così come avverrebbe con l’Ato Rifiuti o con la società SiciliAmbiente. E’ un’operazione che Ato Rifiuti e sindaci dovrebbero fare perché con cinque milioni in meno probabilmente si troverebbero soluzioni più idoneo per salvare tutti ed avere un servizio che costa di meno”. I sindaci, intanto, dovrebbero attivare gli uffici per la emissione delle bollette 2009 e 2010 nel rispetto delle tariffe approvate dai consigli comunali. C’è bisogno di liquidità per pagare gli operai e per consentire la continuità del servizio, ma bisogna farlo il più presto possibile perché la crisi economica è dietro la porta.