Provincia Enna. Opposizione fa i conti al direttore generale Graziella Morreale

Enna. Il centrosinistra attacca l’amministrazione provinciale guidata dal presidente Giuseppe Monaco e precisamente la spesa riguardante il direttore generale Graziella Morreale, ritenuta eccessiva. Secondo gli esponenti dell’opposizione il nuovo direttore generale per dodici mesi di attività andrebbe a percepire come extra la somma di 70 mila euro più il normale stipendio. Per dare un segnale che qualcosa non va recentemente il capogruppo il consigliere del Ps Totuccio Miroddi ha presentato un emendamento che il consiglio ha però respinto. Il provvedimento prevedeva un taglio del 5 per cento alla somma prevista di 30 mila euro per il periodo luglio-dicembre riguardo l’incarico al direttore generale. Graziella Morreale arriva alla Provincia a maggio proveniente dal Comune di Taormina. Prende il posto del segretario generale Giuseppe Saccone, il quale va in pensione. Ma questa è la versione ufficiale. Radio fante informa che a quest’ultimo sarebbe stato chiesto di lasciare l’incarico. Il dubbio si pone poiché, sempre secondo il tam tam, Saccone non avrebbe neppure raggiunto l’età per la pensione. Il malcontento dell’opposizione è evidente a fronte di tagli al bilancio, quali quelli operati, per esempio, al palio dei Normanni, alla Settimana Santa di Enna, al presepe di Agira, la Provincia stanzia una somma considerevole per l’extra del direttore generale. “Il mio è stato – dice Miroddi – un atto simbolico per mettere a fuoco il problema”. Più pesante l’analisi di Alloro: “Monaco da una parte effettua tagli da lui stesso definiti indifferibili, dall’altra mantiene 9 dirigenti quando la Provincia ne avrebbe bisogno solo 3 e prevede un impegno di spesa per il direttore generale, figura poco necessaria. Queste somme potevano essere destinate ai precari”. Le puntualizzazioni sono taglienti e il presidente Monaco è rimasto perplesso, comunque la sua risposta arriva immediata: “La dottoressa Morreale ricopre gli incarichi di segretario generale e di direttore generale. Per quest’ultimo il compenso va concordato e abbiamo sottoscritto 3 mila e 700 euro lordi al mese e non 70 mila euro all‘anno. Altri riconoscono anche 150 mila euro”. Per quanto riguarda i 9 dirigenti: “Strano che Alloro sostenga che sono troppi ma i loro contratti furono firmati dal presidente di centrosinistra e non li posso mandare via”. Ultimo appunto le dimissioni del segretario Saccone: “Poteva andare in pensione già due anni fa – conclude Monaco – comunque è andato con il massimo pensionabile”.
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