Enna. Primo Consiglio comunale con Garofalo Sindaco

Enna. Prima seduta di consiglio comunale a sala Euno a distanza di quindi giorni dal ballottaggio, che ha visto il successo di Paolo Garofalo, rappresentante del centrosinistra, tanta emozione, consiglieri in abito scuro e cravatta, aula del pubblico piena di parenti ed amici, attenti a seguire le varie fasi di insediamento, che si sono aperti con un ritardo di 20’ a causa dell’assenza del gruppo del PdL (Cardaci, Ferrari, Messina), che si è riunito per stabilire le strategie da usare. Vigilasse in grande uniforme accanto al tavolo del sindaco Garofalo. Si è iniziato con l’appello ed il presidente Enrico Vetri, anziano per voti, ha comunicato che i consiglieri La Porta (PD) e Scillia (MpA) erano assenti giustificati in quanto impegnati in problema familiari, quindi ha rivolto un benvenuto a tutti i consiglieri, augurando un proficuo lavoro a tutti nell’interesse della città che ha bisogno del lavoro di tutti per crescere e migliorare.
C’è stata la chiamata uno per uno per il giuramento a voce alta e tanta emozione, specie per le due rappresentanti in rosa (Cuci e Palermo), presentatesi in abito sportivo elegante, la firma davanti al segretario,Vittorio Scalogna con chiamata dal più votato, appunto Vetri, al meno votato. Una volta che tutti e 28 i consiglieri avevano votato si è passati ai casi di incadidabilità (nessuno) ed ai casi di incompatibilità, ma l’unico caso era rappresentato dalla presenza di Dario Cardaci (PdL) sino a qualche giorno fa assessore provinciale all’agricoltura, ma lo stesso già lunedì aveva presentato ufficialmente le dimissioni dall’incarico, quindi venivano annullate le condizioni di incompatibilità. Subito dopo c’è stata la comunicazione che gli argomenti posti all’ordine del giorno prevedevano la elezione del presidente e vice presidente del consiglio, ma è stato ritenuto a maggioranza che era preferibile rinviare la seduta per essere tutti presenti al momento della elezione di questi due ruoli importanti del consiglio. Ovviamente non essendoci stata la elezione del presidente e del vice presidente del consiglio, il sindaco non ha potuto effettuare il giuramento, lo dovrà fare tra sette giorni, venerdì prossimo, quando saranno presenti tutti i consiglieri, nella speranza che, in questi sette giorni, si possa arrivare anche alla designazione dei sei assessori ( Enna rispetto alla precedente legislatura perde due assessori), ma anche la elezione del presidente rimane a livello di trattativa politica, anche se la soluzione più ovvia sembrerebbe proprio la elezione a presidente di Enrico Vetri, ma questa valutazione ovviamente spetta agli organismi politici, che però non possono aspettare tanto. Anche per gli assessori si parla e si discute, ma fra sette giorni il sindaco Garofalo “non dovrà presentarsi nudo”, non sarebbe giusto perché sarebbe un atto manifesto di debolezza che lui non meriterebbe.

“Il sindaco è nudo, perché si sta presentando a questa prima seduta, senza giunta e con la richiesta di un rinvio a venerdì prossimo della seduta per l’assenza di due consiglieri (uno dell’opposizione ed uno della maggioranza) ma con tante incertezze”. E’ iniziato con questa dichiarazione di Dante Ferrari (PdL) e quindi con qualche altra schermaglia la prima seduta del consiglio comunale del capoluogo. Una dichiarazione abbastanza articolata e pungente perché Ferrari ha anche detto che il rinvio è strumentale in quanto ancora non è stato trovato l’accordo all’interno della maggioranza. L’inizio delle schermaglie è partito dalla proposta di Paolo Gargaglione (PD), ex presidente del consiglio, il quale evidenziava che, essendoci due consiglieri assenti, si poteva aspettare il plenum per la elezione del presidente e del vice presidente del consiglio, quindi la possibilità di un rinvio a sette giorni. Il presidente temporaneo, Enrico Vetri, anziano per voti, chiedeva all’aula se accettare la proposta e qui nasceva il primo dibattito con l’intervento pesante di Dante Ferrari, il quale sottolineava l’attuale debolezza del neo sindaco Paolo Garofalo. “Dopo quindi giorni, con un ballottaggio vinto in maniera netta non si può venire alla prima riunione del consiglio con tanta incertezza – ha dichiarato Dante Ferrari – La logica dei numeri farebbe pensare che il sindaco poteva benissimo non solo nominare la giunta comunale, ma anche avere la disponibilità del partito per la elezione del presidente del consiglio, mentre il vice presidente andrebbe all’opposizione”. “A questo punto la maggioranza incomincia traballare, perché sta dimostrando una certa incapacità nel cercare di risolvere questi problemi; una maggioranza inesistente se non riesce a risolvere questi piccoli problemi, ecco perché il sindaco è nudo. Siamo quasi vicini ad un fallimento politico, una maggioranza evanescente ma anche impotente”. Sulle dichiarazioni di Dante Ferrari si è inserito anche Dario Cardaci per mozione d’ordine, poi ci sono state le dichiarazioni di voto con Rosario Vasapollo (Enna libera), il quale ha dichiarato di sostenere la tesi di Paolo Gargaglione del rinvio, ma nel contempo ha comunicato che il suo gruppo (Falciglia e Di Mattia) sarà all’opposizione, “un’opposizione costruttiva, che sarà favorevole quando il sindaco e la giunta comunale affronteranno problemi che riguardano la città, collaborando a migliorare e risolvere i problemi della città, quindi voteremmo di volta in volta”. Il gruppo di “Enna al centro” con Giovanni Contino ha dichiarato di astenersi dal voto per quanto riguarda il rinvio della seduta, quindi anche questo gruppo si comporterà come “Enna libera” nel senso che sarà favorevole, quando ci saranno effettivamente interventi positivi per la città e non potrebbe essere altrimenti visto che i tre consiglieri (Bruno, Contino e Di Pietro), anche in campagna elettorale, hanno dichiarato di essere sensibili ai problemi della città. Sulla proposta di Paolo Gargaglione ha fatto delle precisazioni il presidente Enrico Vetri, il quale ha dichiarato che la seduta veniva rinviata di sette giorni e non poteva essere più rinviata, quindi comunicava che la seduta si sarebbe svolta venerdì prossimo alle 18. La votazione dava venti voti favorevoli (17 PD e 3 Enna libera), si asteneva il gruppo di “Enna al centro” (3), mentre i voti contrari erano 5 (3 del gruppo PdL e 2 del gruppo MpA, Gloria e Palermo).