Enna. Riunione alla Provincia dell’Udc e del centrodestra

Enna. Riunione dell’Udc e del Centrodestra in una fase di rimodulazione della giunta provinciale, dopo le dimissioni degli assessori Dario Cardaci e Fabrizio Tudisco. Mentre i primi, presente il commissario Giuseppe Drago, vanno alla disperata ricerca di salvare i due posti in giunta, il centro destra cerca di mettere ordine in una situazione piuttosto confusa dove si cerca di rimettere a posto i cocci, perché allo stato attuale il PdL si trova senza alcun assessore, l’MpA difendere i suoi tre posti a denti stretti, ed il gruppo federato, in questo contesto, cerca di approfittarne, chiedendo la nomina di un secondo assessore, dopo quella fatta a Gaetano Di Maggio, che si trova a dirigere l’assessorato al bilancio. I rappresentanti dell’Udc sono andati in massa a difendere i due posti in giunta, guidati dal commissario Giuseppe Drago, nonostante è palese che il partito si trova in grande difficoltà, soprattutto dal punto di vista elettorale. Per l’occasione c’erano l’assessore Luisa Lantieri, il consigliere Francesco Comito, Antonio Cammarata nel tentativo di convincere il PdL a mantenere i due assessorati all’Udc. Allo stato attuale, dunque, la situazione appare essere molto fluida nel senso che il PdL va alla ricerca di due soggetti che possano sostituire Cardaci e Tudisco, si stanno facendo dei sondaggi, esaminando le tante richieste che provengono da ogni parte della provincia; si parla di Parisi, ex consigliere comunale di Regalbuto e molto vicino al deputato regionale Edoardo Leanza, si parla di Roberto Bonomo, funzionario dell’Azienda sanitaria ennese; c’è anche la richiesta di avere un assessorato come PdL di Enna, insomma tante richieste per pochi posti. In un primo momento era stato detto che la rimodulazione della giunta sarebbe avvenuta subito dopo il periodo estivo, a settembre, ma proprio le pressioni provenienti dall’interno dei partiti con molta probabilità convinceranno il presidente Monaco a fare le scelte il più presto possibile in modo da evitare che possano avvenire delle fibrillazioni che possono nuocere alla già scarsa tranquillità esistente nel centrodestra, dove la situazione dell’Ato Rifiuti, di SiciliAmbiente, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti, della Multiservizi, che gestisce la protezione dell’ambiente rimane molto precaria.