Comune Enna inizia riscossione bollette rifiuti

Enna. Da qualche giorno i cittadini ennesi stanno ricevendo un avviso da parte del comune con allegati i bollettini di conto corrente postale per il pagamento della tassa di smaltimento dei rifiuti per il 2010. Vi è anche una comunicazione da parte del funzionario responsabile, la dottoressa Rosalia Mustica, la quale informa che l’importo è stato calcolato tenendo conto dei dati disponibili presso gli archivi comunali per cui se si ravvisano delle imprecisioni, l’utenete ha il dovere di informare l’ufficio tributi al fine di formalizzare la posizione. Bisognerà anche comunicare tutte le variazioni che sono avvenute per l’utilizzo dell’immobile soggetto a tassazione e la comunicazione deve essere fatta mediante gli appositi modelli prestampati e che si trovano presso l’ufficio tributi. La comunicazione è accompagnata da quattro conto correnti postali, perché l’importo complessivo della tassa può essere pagato in una soluzione oppure in tre soluzioni con scadenza 26 luglio, 26 settembre e 26 novembre. Il mancato pagamento delle somme richieste comporterà l’attivazione di procedure per la riscossione coattiva di quanto l’utente non ha corrisposto. L’importo delle tariffe è stato calcolato partendo da una base che riguarda la tariffa emanata nel 2003 con gli adeguamenti.Tra l’altro allora il costo per lo smaltimento dei rifiuti era di 3 milioni 377 mila euro, ai quali aggiungere i 450 mila euro per il costo della discarica, quindi un costo complessivo di 3 milioni e 827 mila euro; oggi il costo del servizio si aggira intorno ai 4 milioni e mezzo di euro, per cui il costo che prima era di 1,59 euro a metro quadrato è salito, dopo tutti gli aggiustamenti a 2,80 euro. Ma mentre nel 2003 il costo del servizio era pagato dagli utenti per il 57 per cento ed il restante 43 per cento da parte del comune, oggi tutto il servizio è a carico dell’utente. Per un appartamento di 110 metri quadrati, tenuto conto del coefficiente di 2.80, il costo della tassa rifiuti è di 308 euro, ai quali aggiungere un’addizionale provinciale di 9,240 euro, addizionale Eca che è di 30,800, non si paga più Iva perché è diventata tassa rifiuti e non tariffa, per cui complessivamente l’utente dovrà pagare 348 euro, pari a tre rate di 116 euro ciascuna. L’invio di queste bollette provocherà sicuramente della reazioni, proteste, critiche, però c’è da tenere presente che si è partiti dalla tassa che era in vigore nel 2003 e che sono passati ben sette anni, quindi il costo della vita è notevolmente cresciuto, anzi più che raddoppiato. Inoltre, c’è da sottolineare che se non si incassano soldi il servizio rischia di non esserci più e si potrebbe arrivare all’emergenza rifiuti.