Enna. Consiglio comunale. PD, ex Sindaco Agnello: “il sindaco Garofalo non unisce più”

Enna. Domani pomeriggio, con inizio alle 18, torneranno a riunirsi i consiglieri comunali del capoluogo, per la loro seconda seduta di questa legislatura, appena iniziata, per cercare di completare l’ordine del giorno di giovedì passato, vale a dire la elezione del presidente e del vicepresidente del consiglio ed una volta compiuti questi due atti necessari, si procederà al giuramento del neo sindaco Paolo Garofalo. Non sarà una riunione facile perché la nomina dei sei nuovi assessori ha provocato di fatto una “profonda frattura” all’interno del Partito Democratico con il distacco di “costola” importante come Primavera Democratica, che conta in consiglio ben cinque consiglieri, per cui quella maggioranza assoluta di 18 consiglieri è andata a farsi benedire ed ovviamente domani sera si rischiano non solo scontri e dibattiti politici, ma possibilmente anche votazioni con franchi tiratori e la ricerca di sovvertire i pronostici. E’ evidente che allo stato attuale il partito democratico può contare su 10 consiglieri ai quali aggiungere i 3 di Sinistra Democratica, che tra l’altro ha eletto Michele Riccobene capogruppo, ma gli altri consiglieri navigheranno a vista, i cinque consiglieri di Primavera Democratica pare che siano decisi a candidare un loro consigliere a presidente del consiglio, che potrebbero essere o Giuseppe La Porta, ex assessore alle Politiche Sociali, oppure Mauro Incardone, neo consigliere. I consiglieri potrebbero anche coagulare attorno al loro nominativo altri consiglieri, tenendo conto che i tre consiglieri di “Enna Libera” e di “Enna al centro” possono rappresentare i battitori liberi di questa seduta, ai quali aggiungere i tre consiglieri del PdL e del MpA che potrebbero navigare a vista ed hanno la possibilità di creare confusione nell’ex maggioranza di centrosinistra, mettendola in crisi. Il consiglio pare che non debba avere il “plenum” in quanto verrà a mancare ancora una volta il giovane Scillia, consigliere del MpA, il quale si trova ancora in viaggio di nozze, ma come ha avuto modo di dire il presidente temporaneo del consiglio, Enrico Vetri, questa volta bisognerà procedere all’esaurimento dell’ordine del giorno, a meno che non si voglia sfruttare questo escamotage per cercare un ennesimo rinvio, sperando che poi la frattura notevole tra PD e Primavera Democratica possa essere sanata. Intanto, venerdì mattina il sindaco Paolo Garofalo, così come ha promesso, provvederà a distribuire le deleghe.Tenendo conto che gli assessorati sono scesi da otto a sei, ci sarà l’accorpamento di alcuni settori con un maggiore impegno da parte dei neo assessori. Sul piano squisitamente probabile la delega al bilancio dovrebbe andare ad Emanuela Guarasci, che è laureata in Ecomia Azienda; il professor Angelo Di Dio, che pare debba essere il vice sindaco, potrebbe avere la Pubblica Istruzione, Gino la Rocca Lavori Pubblici o Urbanistica, Gigi Savarese,che ha una certa esperienza agricola, l’agricoltura, Salvo Notararigo le Politiche Sociali; Enrico Grippali turismo e sport, ma ne sapremo di più venerdì mattina.

Intanto si registra una “forte dichiarazione” dell’ex Sindaco, Rino Agnello:
“Ho accettato di fare un passo indietro rispetto alla mia eventuale candidatura perchè mi era stata manifestata l’esigenza dell’unità del Partito come fatto prioritario su tutto, sia dai vertici regionali che da quelli nazionali del Partito Democratico.
Ho così anteposto il senso di responsabilità alla voglia di contrappormi al sistema di prevaricazione di una parte del partito. Pensavo che l’unità del Partito fosse veramente un valore da preservare per il bene del Partito stesso ma, soprattutto, per il bene della città. Per questo valore abbiamo sostenuto la candidatura di Paolo Garofalo consentendogli, in maniera determinante, di diventare sindaco di Enna con lo slogan “il sindaco che unisce”.
Dopo poche settimane, raggiunto lo scopo, il sindaco non unisce più. Anzi, si divide da chi lo ha sostenuto con lealtà e, forse, si unisce solo con gli amici dell’On. Grimaldi alla ricerca di una maggioranza, che prima di ancora di entrare in Consiglio non ha più. Per la verità il sindaco Garofalo risulta essere significativamente minoranza anche rispetto al corpo elettorale della città. Conosco bene e personalmente gli amministratori designati, tutte rispettabilissime persone ma, tuttavia, non credo arriveranno lontano nel tempo. Questa città aveva, infatti, bisogno di una Giunta più forte e credibile
A Natale, forse, avremo i nuovi o, forse, mi sbaglio”.