Enna. Bollette rifiuti e tariffe

Enna. Sono iniziate le grandi manovre e le grandi proteste, dopo che il comune ha inviato le bollette per la tassa rifiuti agli 11.074 utenti ennesi. Tassa rifiuti che è stata distribuita in tre rate, la prima da pagare il 26 luglio, la seconda il 26 settembre e la terza il 26 novembre. Per un’abitazione di 110 metri quadrati, considerato che il coefficiente metri quadrati/euro è di 2,80, il costo complessivo annuo è di 308 euro, ai quali aggiungere 9,24 euro di addizionale provinciale e 30,80 euro per l’addizionale Eca. Dagli uffici comunali sostengono che il coefficiente di 2,80 non è altro che il coefficiente rivisto ed adeguato del 2003, tenuto conto che allora l’utente pagava il 57 per cento della bolletta ed il 43 per cento era a carico del comune, e questa somma bisogna adeguarla al 2010, quindi sette anni di differenza. Il costo del servizio è di 3 milioni 377 mila euro ai quali aggiungere i 450 mila euro che bisogna pagare alla Regione Siciliana per il bancamento in discarica dei rifiuti. Sono tanti gli utenti che si recano presso l’ufficio tributi, diretto da Gino Cameli, per avere chiarimenti, per effettuare correzioni, per cercare di sapere il perché dell’entità del costo, mentre un gruppo di consiglieri di opposizione (PdL, MpA ed Enna al centro) hanno presentato una richiesta al sindaco Garofalo di annullare la delibera, che era stata emanata nella scorsa legislatura, mentre il coordinamento delle associazioni, i comitati dei cittadini , le organizzazioni sindacali si stanno muovendo, sostenendo che le tariffe vengono esclusivamente approvate dal consiglio comunale e non dalla giunta per cui le stesse sono illegittime. Dagli uffici tributi del comune sostengono che per regolamento le tariffe vengono predisposte dalla giunta, e si tratta di un atto tributario che il Ministero delle Finanze non ha fatto obiezioni di qualsiasi forma, per cui il comune si trova nel giusto. Si tratta di una querelle che sicuramente arroventerà questa estate perché tra nove giorni gli utenti ennesi dovranno pagare la prima rata. Il comitato dei cittadini e le associazioni si stanno mobilitando e si prevede la raccolta delle bollette per presentare ricorso, sostenendo che solo “quando le tariffe saranno rideterminate equamente si inviteranno gli utenti a pagare le bollette”, il che significa che la questione si trascinerà per diversi mesi, così come è avvenuto per le bollette degli anni trascorsi, il cui mancato pagamento ha messo spesse volte in ginocchio il servizio di raccolta dei rifiuti per mancanza di soldi. Dall’ufficio tributi, invece, sostengono che le tariffe sono nel giusto, che il calcolo è stato fatto tenendo conto di quelle che erano state approvate nel 2003. Uno confronto-scontro che difficilmente riuscirà a trovare un filo comune, perché in qualche caso la protesta è strumentale.