Piazza Armerina. Cinque Consiglieri del PD fanno traballare la poltrona del sindaco Nigrelli

Piazza Armerina. Negli ambienti politici piazzesi continua a far discutere la posizione presa dai cinque consiglieri dissidenti / autonomi del PD verso la loro amministrazione con sindaco Nigrelli. Il motivo riguarda l’approvazione del bilancio di previsione poi passato con la complicità di qualche consigliere di centro destra. In quella circostanza la poltrona del sindaco Nigrelli ha traballato e non poco. I cinque autonomi, Centonze (presidente del Consiglio), Failla, Monasteri, Azzolina e Capizzi hanno esternato i motivi del loro gesto (abbandonando l’aula consigliare prima del voto). “E’ sicuramente una sconfitta politica che investe il nostro sindaco – afferma il portavoce dei cinque – Giuseppe Capizzi – Un sindaco, piuttosto che stemperare gli animi e cercare adeguate soluzioni, rilancia sul piano della polemica e degli attacchi personali. Ma noi piuttosto che ribadire e puntualizzare quanto affermato dal nostro sindaco, ci teniamo ad affermare con forza alcuni aspetti politici di rilievo”. “In primo luogo – continua il portavoce – i cinque consiglieri che vengono additati come impertinenti sobillatori, sono tra i pochi che hanno rinnovato la loro iscrizione al PD. Per quanto riguarda le accuse esplicite di movimenti finalizzati a logiche congressuali (il segretario del partito è dimissionario), le accuse vanno riferite ad altri (coloro che non hanno ancora rinnovato la loro iscrizione). Per quanto riguarda la nostra presa di posizione sul bilancio, ribadiamo che avevamo avvertito per tempo che lo stesso bilancio che ci era stato sottoposto non rispondeva alle nostre aspettative. Un vizio non solo di forma ma anche di sostanza, visto l’eccessivo costo dei servizi sociali e tenuto conto che nella nostra programmazione non si proponeva nessuna innovazione sulla gestione degli stessi da noi fortemente voluta a base del nuovo regolamento sui servizi che noi abbiamo presentato in Consiglio e che verrà discusso”. Come risulta, detto problema gli stessi consiglieri lo avevano sollevato già in fase di stesura del documento programmatico. “Dunque – afferma Giuseppe Capizzi a nome dei dissidenti – nessuno può accusarci di imboscate in quanto nessuno di noi è più disposto a sopportare e subire logiche piramidali e impositive e che nessuno si sogni di continuare a classificarci dipendenti che con solerzia aziendale approvano e subiscono”. Affermazioni molto dure che fanno capire in che situazione è caduta Piazza Armerina con questa amministrazione. “Polemicamente – conclude il consigliere – vorremmo chiedere al sindaco Nigrelli: cosa dire adesso di un governo che si fa votare dall’opposizione il bilancio di previsione? Che dire dell’opposizione che prima ha avuto l’appoggio degli emendamenti che in riunioni di gruppo sono stati etichettati come demagogici e poi rimane in aula per dare sostegno alla presunta maggioranza astenendosi?”. Al sindaco chiedono di procedere ad una attenta analisi della situazione politica o scenda giù dal podio.

Piero Cancarè