Enna. Crisi alla Provincia regionale: Presidente Monaco prepara giunta tecnica

Enna. E’ crisi vera quella che si sta registrando alla Provincia regionale in queste due ultime settimane, una crisi che potrebbe sfociare in un’operazione di sfiducia nei confronti del presidente Giuseppe Monaco, se l’atteggiamento del PdL e del deputato regionale, Edoardo Leanza, dovesse continuare sulla falsariga del comunicato sottoscritto dalla stesso e dai suoi fedeli, e che, sicuramente affonda le sue radici, nella battaglia attualmente in corso tra il presidente Berlusconi ed il presidente della Camera Fini. Infatti, proprio nell’ultimo periodo, a seguito delle dimissioni dei due assessori provinciali Dario Cardaci e Fabrizio Tudisco, sostenuti da Edoardo Leanza, e, quindi alla loro sostituzione, i contrasti tra Monaco e Leanza si sono acuiti enormemente sino ad arrivare alla rottura ed in tutto questo c’è anche la partecipazione degli organi regionali del PdL, i quali hanno approvato ufficialmente l’atteggiamento di contrasto del gruppo che fa capo a Edoardo Leanza. Tutto questo allontana la possibilità di trovare dei punti convergenza, ecco perché si rischia di arrivare anche ad un progetto di sfiducia sul quale si butterebbe a capofitta il gruppo del Partito Democratico, che da tempo invita il presidente Monaco a dimettersi perché non è più nelle condizioni di amministrare l’ente locale, in quanto gli attacchi arrivano da ogni parte. Si è fatto vivo l’Udc con il suo commissario provinciale, Giuseppe Drago, che, dopo un atteggiamento passivo ed improduttivo, è uscito, finalmente con un documento chiaro che ha comunicato il ritiro dei due assessori , Luisa Lantieri e Giovanni Litteri, accusando Monaco di mancanza di volontà di rilanciare l’attività amministrativa. D’altra parte Totò Cuffaro telefonicamente al presidente Monaco aveva detto che l’Udc avrebbe ritirato la delegazione e così è stato. Si è messo in moto il gruppo del Partito Democratico, tramite il capogruppo Mario Alloro, il quale vuole iniziare l’iter procedurale per arrivare a muovere la sfiducia al presidente Monaco (ci vogliono i due terzi dei voti, quindi 16/17 consiglieri che firmano la richiesta). Si parla di un incontro del presidente Monaco con Raffaele Lombardo, avvenuto martedì pomeriggio, al quale ha esposto la situazione, ma ha anche espresso la volontà di nominare una giunta tecnica, al di fuori dei partiti, e, quindi, andare in consiglio provinciale, pronto a sostenere l’attacco di avversari politici e del gruppo del centrodestra. Una giunta tecnica, che sicuramente provocherebbe reazioni inconsulte all’interno di tutti i gruppi. Si parla anche di incontro al vertice tra Pd ed Udc con la compartecipazione del gruppo di Leanza per avviare le procedure che dovranno portare alla sfiducia. Silenzio assoluto da parte del MpA, che in giunta ha tre assessori, e del Gruppo Federato, che in giunta è rappresentato dall’assessore al bilancio, Gaetano Di Maggio.