Enna. La crisi del partito Democratico

Enna. L’esito della votazione sulla mozione, presentata dal gruppo di opposizione (PdL ed “Enna al centro”) sulla tariffe della Tarsu e, quindi sulla delibera di giunta da annullare, dovrebbe far riflettere tutti, a cominciare dal Partito Democratico che è stato battuto per 15 a 14 perchè venuto a mancare per impegni inderogabili, Salvatore Cappa, e di contro il consigliere del PD, Filippo Fiammetta, ha votato a favore della mozione di annullamento della delibera. E’ una situazione che potrebbe verificarsi più volte nel corso di lavori del massimo consesso civico, perché Filippo Fiammetta, già al momento dell’insediamento, ha fatto ben capire di essere all’interno del Pd, ma con tanti distinguo, che potrebbero ritornare ogni qualvolta ci sia qualcosa da votare. Il suo atteggiamento ha provocato delle reazioni sia nel gruppo del Pd sia in quello della Sinistra Democratica ed addirittura si parla di “esclusione” dal gruppo Pd, non si sa se per scelta del gruppo consiliare o addirittura per decisione del partito comunale perché la posizione di Fiammetta crea notevoli problemi alla maggioranza di centro sinistra, tenuto conto che i cinque consiglieri di Primavera Democratica, come è stato dichiarato più volte si trovano non in posizione di opposizione, ma sicuramente di critica nei confronti dell’Amministrazione comunale, quindi con scelte appropriate a seconda degli argomenti da trattare, per cui nelle condizioni di creare maggioranze occasionali.

C’è stato anche l’intervento del segretario regionale del Partito Democratico, Giuseppe Lupo, per cercare di ricomporre la frattura esistente all’interno del Partito Democratico ennese con la componente Bersani, che fa capo al senatore Crisafulli, e la componente Franceschini, che fa capo al deputato regionale Galvagno, l’uno contro l’altro armati, frattura che sta provocando disastri in seno al consiglio comunale del capoluogo. Venerdì sera c’è stato questo incontro, presenti oltre a Crisafulli e Galvagno, anche il deputato regionale Salvatore Termini. Si è trattato solo di un incontro interlocutorio perché le due parti sono rimaste nelle loro posizioni e la componente Bersani, tramite il senatore Crisafulli, ha ribadito l’intenzione di far svolgere il congresso provinciale ad ottobre, tenendo conto del tesseramento, effettuato nel 2009, e questo, chiaramente, metterebbe in difficoltà il gruppo Franceschini. Il segretario Lupo ha cercato di proporre delle soluzioni condivise, ma non c’è stato niente da fare, per cui è probabile che il problema si trasferisca a livello nazionale, la soluzione appare veramente difficile e sicuramente tutto questo andrà a penalizzare, nel bene e nel male, il partito Democratico, che sino a questo momento viene considerato il primo partito ad Enna e provincia. L’entità della frattura è stata anche evidenziata dal fatto che, nella riunione della commissione provinciale, che dovrà stabilire modalità e tempi per i congressi, Ethel Consiglio, rappresentante della componente Franceschini, ad un certo momento ha abbandonato il tavolo di concertazione per l’irrigidimento della componente Bersani, che vuole sfruttare al massimo il fatto di avere più tesserati rispetto al gruppo Franceschini, quindi stabilire le date dei congressi di circolo e comunali e subito dopo il congresso provinciale con i tesserati del 2009. Ad Enna ed in provincia questa situazione ha creato dei veri e propri contrasti con riflessi negativi nella gestione delle amministrazioni comunali, laddove la maggioranza è di centro sinistra e tra poco questa situazione sicuramente avrà effetti anche all’interno del consiglio provinciale dove potrebbero crearsi due gruppi con conseguenze negative nel proporre l’opposizione alla maggioranza di centro destra ed alla stessa amministrazione e qualche segnale si è avuto proprio nell’ultima riunione del consiglio provinciale.