Enna. Pausa in campo politico in attesa della ripresa a settembre

Enna. Pausa ferragostana per la politica ennese, che chiude questi sette mesi dell’anno con tanti problemi da risolvere, con tanti contrasti, polemiche, critiche che ne hanno provocato lacerazioni interne alle coalizioni e ai partiti. Ovviamente l’argomento centrale è sicuramente la nomina della giunta provinciale tecnica, voluta con forza e determinazione da parte del presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, stanco di richieste, per certi aspetti di sopraffazioni di carattere politico da parte del suo partito principalmente e di altri della coalizione di centro destra. La giunta tecnica è stato sicuramente un atto di coraggio che provocherà risentimenti ma anche ripensamenti all’interno del consiglio provinciale. Nonostante le tante dichiarazioni di dissenso nessuno, all’interno del centrodestra, avrà il coraggio di preparare una mozione di sfiducia, anche se i numeri ci sono coinvolgendo il centrosinistra, perché nessuno se la sente di andare a casa. A questo punto, al consiglio provinciale, non resta che seguire con grande attenzione quello che farà questa giunta provinciale e se, effettivamente, la stessa saprà lavorare nell’interesse della collettività ennese, allora darle il giusto merito. Il presidente Monaco è deciso ad andare avanti perché si è in una fase delicata della legislatura dove ci sono tanti progetti da seguire con attenzione e vedere i vari piani presentati alla Regione quale cammino faranno. Il presidente Monaco, in un’intervista, ha dichiarato che c’è il rischio che in provincia di Enna si perdano migliaia di posti di lavoro, che l’economia provinciale è a rischio,e che, quindi, bisogna impegnarsi tutti affinché quei progetti, a cominciare dai Pit, dal Distretto Turistico con l’arrivo della Venere di Morgantina, dai Pisu, dall’Accordo Quadro di Programma, per quanto riguarda la Panoramica possono arrivare dei finanziamenti extra che potrebbero rappresentare una grande boccata di ossigeno per le martoriate casse della Provincia regionale. Bisogna lavorare, alla ripresa delle attività, con grande impegno perché perdere questo treno significa dare un duro colpo alla realtà socioeconomica del territorio provinciale, che, invece, ha bisogno di iniziative concrete, di finanziamenti che possano migliorare la situazione attuale. Qualche assessore, ricco di esperienza nel settore, si sta muovendo con tempestività, ed a settembre potrebbero arrivare buone notizie circa possibili finanziamenti provenienti dalla Comunità Europea.