Enna. Ancora sulla incandidabilità del Consigliere provinciale Giuseppe Castoro

Enna. Se la Prefettura ha comunicato che sulla vicenda della incandidabilità del consigliere provinciale del PD, Giuseppe Castoro, il ministro di Grazia e Giustizia, Angelino Alfano, non ha competenza, ma di competenza del Ministero dell’Interno, è anche vero che la vicenda continua e Giuseppe Castoro rischia di uscire dal consiglio provinciale. Sulla vicenda si è inserito l’Assessorato regionale alle Autonomie Locali, il quale, munito di uno specifico parere dell’Ufficio Legislativo e Legale interpellato per l’occasione, ritorna sulla questione della incandidabilità del consigliere provinciale Giuseppe Castoro ed addirittura ha minacciato il presidente del consiglio provinciale, Massimo Greco, di sostituirsi all’organo consiliare qualora lo stesso non deliberi la revoca della convalida della elezione del Consigliere entro 30 giorni. Non c’è dubbio che, a questo punto, la “patata bollente” ripassa al Presidente del consiglio provinciale Massimo Greco, che sull’argomento, dopo il pronunciamento negativo del Consiglio provinciale, ha sempre scartato ipotesi estreme di scioglimento del medesimo consiglio ma non quelle sostitutive ad opera di un commissario ad acta nominato dalla Regione. Questo potrebbe arrivare ai primi di settembre per rendere operativa la decisione dell’esclusione del consigliere provinciale, Giuseppe Castoro, il quale dovrebbe mettersi in moto per cercare di difendersi da un’esclusione, che a molti sembra ingiusta, perché, nella sua vicenda, sono stati i giudici della Corte di Cassazione a dichiarare la sua estraneità a fatti, inerenti la famiglia mafiosa di Enna e Valguarnera, di cui Castoro era completamente all’oscuro. Preparare la sua difesa ed un eventuale ricorso al Tar non sarebbe sbagliato per evitare che il provvedimento di espulsione, con l’arrivo del commissario ad acta, diventi operativo. Da parte del Partito Democratico c’è una certa tranquillità in quanto si sostiene che la normativa non prevede l’intervento dell’assessorato regionale agli Enti Locali, per cui non si può nominare un commissario ad acta, semmai l’unico a poter decidere, e lo ha detto chiaramente anche la Prefettura che si è interessata molto sulla vicenda, è il giudice ordinario, ma sino a questo momento non ci sono stati interventi di questo genere. “Tutti possono restare tranquilli – dicono i consiglieri del PD – perché il collega Castoro rimarrà nell’organico del consiglio provinciale e chiuderà sicuramente la legislatura”.