Enna. Strategia politica dietro la decadenza del consigliere Malfitano?

Enna. Esiste una strategia politica dietro la decandenza da consigliere provinciale del dottor Sergio Malfitano?
E’ un interrogativo che si pongono in molti, dopo che i giudici del Cga di Palermo hanno accolto il ricorso presentato da Salvo La Porta, ex sindaco di Leonforte. Per molti ci sono dei segnali particolari che fanno pendere la bilancia dalla parte della strategia politica che ha sostanzialmente estromesso un Sergio Malfitano, personaggio scomodo ed aggressivo, pronto a denunziare le manchevolezze dell’amministrazione provinciale.
Si dice, ma chiaramente non c’è conferma, che tutto era stato predisposto per tempo, che l’adesione di Salvo La Porta al Pdl (.. io sto con Berlusconi), finiano doc, amico di Fini e di Giuseppe Monaco sino a qualche giorno fa, fondatore del Msi e di An in provincia di Enna, abbia fatto pendere la bilancia dalla sua parte e, subito dopo la dichiarazione di obbedienza a Berlusconi, guarda caso, è arrivata la sentenza dei giudici della Cga di Palermo, che gli consente di entrare ufficialmente all’interno del consiglio provinciale, andando a rafforzare il gruppo che si riconosce nel Pdl e che segue il deputato regionale Edoardo Leanza. Si parla addirittura, che nella vicenda sia intervenuto personalmente il ministro di Grazia e Giustizia, Angiolino Alfano, ma questo sembrerebbe essere fantapolitica, messa in giro per fare diventare il caso più eclatante. Sul piano numerico non cambia niente nel senso che contrario al presidente Monaco era Sergio Malfitano, e contrario sarà Salvo La Porta, visto che il PdL non condivide la nomina della giunta tecnica provinciale.
Mercoledì prossimo ci sarà un consiglio provinciale che dovrebbe trattare, dopo il giuramento di Salvo La Porta, quegli argomenti che non erano stati affrontati ad inizio di agosto. In questo caso il condizionale è d’obbligo perché non si sa come si comporteranno i rappresentanti del centro destra, che sono in contrasto con il presidente Monaco, perché sia il PdL, che una parte dell’Udc (2 su 3) sono in contrasto con l’amministrazione, ed assieme al centrosinistra potrebbero uscire dall’aula nel tentativo di far mancare il numero legale. Allo stato attuale fedeli all’amministrazione provinciale sono i rappresentanti del MpA, i tre consiglieri del gruppo federato,ed il consigliere dell’Udc, Lorenzo Granata, il quale ha aderito al progetto del presidente Monaco, che si è impegnato di rivedere la programmazione dell’amministrazione provinciale. La situazione, comunque, non è delle più brillanti perché allo stato attuale da tra centrosinistra e parte del centrodestra, il presidente Monaco si trova in affanno, essendo sostenuto solo da 8 consiglieri su 25.