Enna. Incandidabilità del consigliere del PD Giuseppe Castoro

Enna. Non c’è la decadenza di Sergio Malfitano come consigliere provinciale e l’ingresso in consiglio di Salvo La Porta, ex sindaco di Leonforte, nell’ordine del giorno del consiglio provinciale di domani, mentre è prevista, come argomento aggiuntivo, la determina di incandidabilità del consigliere del PD Giuseppe Castoro, tenuto conto che l’operazione è stata sollecitata dall’assessorato regionale agli enti locali e questa decisione scuramente susciterà un dibattito politico, proteste, in quanto le accuse da parte di due pentiti di essere vicino alla famiglia di Cosa Nostra sono risultate false e lo stesso è stato pienamente prosciolto da parte dei Giudici della Cassazione, per cui appare pretestuosa questo accanirsi per l’incandidabilità del consigliere di Valguarnera, che per queste accuse non si è potuto presentare candidato a sindaco di Valguarnera . Già il problema Castoro è stato affrontato dal consiglio provinciale e Castoro è uscito bene perché in 13 hanno votato a suo favore e solo 3 sono stati contrari. Ma la domanda che tutti si fanno è: L’assessorato regionale agli enti locali è autorizzato e competente per decidere se un Consigliere provinciale può essere dichiarato incandidabile o meno ? Perché questo argomento non è stato affrontato subito dopo la sua elezione, ma è venuta fuori solo nel momento in cui Castoro ha deciso di candidarsi a sindaco di Valguarnera ? Nella sostanza questo sarà sicuramente argomento di contrasto in consiglio provinciale perché il gruppo del PD sosterrà, come ha fatto in passato, la tesi difensiva di Giuseppe Castoro. Il consiglio provinciale è chiamato ad affrontare altri argomenti come mozioni ed interrogazioni, quindi la revoca della delega all’assessore alle Attività Produttive, Luisa Lantieri, ma questo argomento è già scaduto perché è stata nominata la giunta tecnica provinciale, il riconoscimento di un debito fuori bilancio per l’utilizzo di un deposito da parte di una scuola, la sostituzione di un componente la commissione elettorale, quindi le variazioni di bilancio. Argomenti questi che potrebbero coinvolgere tutte le forze politiche presenti in consiglio perché non bisogna dimenticare che non c’è maggioranza in consiglio provinciale, ma solo 8 consiglieri sono a favore dell’amministrazione, gli altri sono decisamente contrari, quindi in minoranza con tutte le conseguenze del caso se ci sarà votazione per qualsiasi argomento.