Consiglio comunale “infuocato” ad Aidone

Aidone. Si preannuncia un consiglio comunale assolutamente infuocato, quello che si svolgerà stasera. I punti all’odg di questa seduta settembrina, su convocazione del presidente del consiglio Pino Di Franco, vanno dall’approvazione del verbale della seduta precedente alla discussione di tre interpellanze e all’approvazione del consuntivo 2009. Ma sarà inevitabile non parlare o non evidenziare la delicata situazione politico-amministrativa della maggioranza, con il Pd, maggior partito della coalizione, con sei consiglieri, spaccato praticamente in due: il gruppo con Lorenzo Calcagno, Sarino Mendola e Carmelo Lombardo, e l’altro gruppo dissidente del Pd, formato da Angelo Calcagno, Filippo Arena e Giuseppe Calcagno Spataro. Oltre a questa situazione, che fa emergere la frattura ancora insanabile interna al Partito democratico nonché la rottura tra una parte del Pd e il sindaco Filippo Gangi, eletto con una lista civica, il quadro politico della maggioranza vede l’Udc, rappresentato dal presidente del civico consesso Pino Di Franco, partito che, di recente, ha preso precisa posizione chiedendo al primo cittadino una più adeguata attenzione nel rapporto politico tra amministrazione e Consiglio comunale e di ribadire l’impegno assunto con la coalizione e con gli elettori. La maggioranza è completata dall’indipendente Giuseppe Mirci, che ha quale rappresentante in giunta l’assessore Giovanni Furcas e dall’altro indipendente Rosario Costa, che ha quale riferimento l’assessore Ina Copia. Dopo la posizione della segreteria provinciale e sezionale del Pd, che riconosce un unico gruppo consiliare del Pd, guidato dal capogruppo Carmelo Lombardo, si configurerebbe una nuova situazione politica con la maggioranza composta da soli cinque consiglieri (i tre dissidenti del Pd oltre ai due indipendenti), numeri insufficienti per poter continuare ad amministrare. L’attenzione peraltro in questo momento è tutta rivolta al nuovo assetto della giunta municipale. Sia dal Pd che dall’Udc più volte è stato richiesto il rimpasto in giunta. Unico posto vuoto, in questo momento, è la carica di vicesindaco, dopo le dimissioni arrivate, a fine luglio, da Enzo Lacchiana, unico rappresentante del Pd in giunta.
Nella seduta del 24 agosto, l’assemblea del Pd aveva pronta la delegazione assessoriale, (due assessori e il vicesindaco), sfumata poi sia per la rinuncia di Vilma Piazza, sia per la dissidenza dei tre consiglieri. Ma, questa delegazione, a quanto pare, non sarebbe comunque piaciuta al Sindaco. Così è passato più di un mese dalle dimissioni di Lacchiana e ad oggi, al suo posto, il sindaco Gangi, non ha ancora nominato nessuno. In queste ore, si fa, sempre più insistente, il nome di Angelo Calcagno, uno dei tre consiglieri dissidenti del Pd, che dovrebbe rivestire la carica di assessore ai Lavori pubblici e la carica di vicesindaco, mandando a casa così l’attuale assessore Giovanni Furcas. Se così fosse, Calcagno dovrà dimettersi da consigliere e al suo posto salirebbe il primo dei consiglieri non eletti, cioè Annamaria Raccuglia, attuale assessore alla Pi.
Angela Rita Palermo