Un ricordo lungo 28 anni

Il 3 Settembre 1982 cadeva per mani di spietati assassini, il simbolo delle istituzioni ,Il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, la mafia aveva dichiarato guerra allo Stato e da allora non si ferma la mattanza tra una moltitudine nel deserto della legalità e chi invece,solo, va avanti secondo i propri principi.
A distanza di tempo forse, bisognerebbe ricordare non in un sol giorno ma ogni qualvolta si agisce che possono morire i corpi ma non le attitudini alla legalità, lo hanno dimostrato tanti dopo il generale dalla Chiesa, persone che sono state uccise perché “scomode” eppure hanno sacrificato la loro comune esistenza chiudendosi in una solitudine disumana pur di compiere il proprio dovere. E che dire dei tanti agenti di scorta che per poco, mettono a repentaglio la vita nella difesa delle istituzioni.
Princìpi a cui tutti siamo, o almeno dovremmo, rifarci nella vita quotidiana, nel ruolo che rivestiamo sia umano che professionale, nelle cariche politiche, per cui si lotta al fine di raggiungere vertici a volte non proprio idonei alla tendenza di ciascuno.
Sono sicura che tutte queste realtà sono sempre vive nella coscienza di chi opera per il bene comune e, ce ne sono tanti tra i rappresentanti delle istituzioni che lavorano continuamente senza distrazioni trascurando i propri familiari e la loro stessa vita di uomini, compiendo il proprio dovere sempre e senza timori .
Ed è in queste persone che l’eredità degli “onesti”fa sperare in un domani dove la Res Pubblica per cui tanti hanno combattuto torni ad avere la dignità che le spetta.
Luisa Gardali