Crisi di alloggi ad Enna

Enna. Sono più di due mila e cinquecento le richieste per avere degli alloggi nel capoluogo ennese, una crisi che sta condizionando il 12 per cento della popolazione e nel contempo ha fatto elevare in maniera considerevole il prezzo degli affitti, mettendo in difficoltà le famiglie meno abbienti e gli studenti universitari, che frequentano la Kore, costretti a pagare da 150 a 200 euro un posto letto a volte senza contratto e senza alcuna garanzia. Il sindaco Paolo Garofalo, assieme a componenti la giunta, ha lanciato, ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa, l’allarme perché la crisi alloggi sta condizionando la vita stessa della collettività ennese ed ha lanciato un appello alle forze imprenditoriali affinchè si attivino e consentano non solo la realizzazione di nuovi alloggi, ma anche cercare di ristrutturare gli alloggi del centro storico, che hanno bisogno di interventi per ridiventare abitabili. L’ingegnere Gino La Rocca, assessore ai Lavori Pubblici, ha comunicato che per la riqualificazione degli alloggi nel centro storico, la Regione Siciliana concede contributo a fondo perduto pari al 50 per cento della spessa, e nel contempo ha fatto sapere che è stata chiesta ed approvata una variante al Piano Regolatore Generale perché vengano individuate delle aree per la costruzione di alloggi con l’edilizia convenzionata.
“Allo stato attuale abbiamo circa 2500 richieste di alloggi, pari al 12 per cento della popolazione – ha dichiarato Paolo Garofalo – per cui è una richiesta pressante alla quale dobbiamo dare delle risposte concrete.Da qui la necessità di operare affinché si vari un piano concreto per la realizzazione di alloggi, rispondendo positivamente alle richieste delle cooperative che da anni chiedono aree per realizzare strutture abitative”. E’ dal 1995, quindi da quindici anni, che l’Istituto Autonomo Case Popolari non realizza alloggi popolari nel territorio del capoluogo; nel 2002 ci fu l’assegnazione di un finanziamento per la costruzione di 96 alloggi, ma poi il finanziamento fu dirottato a Leonforte e Nissoria. Chiamando in causa le imprese edili, il sindaco Garofalo, presenti gli assessori Di Dio, Guarasci, Notararigo, ha comunicato di avere preso appuntamento con la Confartigianato ed il 7 ottobre con Confindustria ed Ance per cercare di sollecitare l’imprenditoria locale ad attivarsi per la realizzazione di alloggi in modo da soddisfare in parte le richieste della collettività ennese, mentre nella prima decade di ottobre è previsto un incontro con associazioni immobiliari e con i rappresentanti sindacali degli alloggi popolari. Salvo Notararigo fa presente che il comune ogni giorno ha da affrontare il problema degli alloggi per i meno abbienti. “Ogni settimana – dichiara l’assessore Notararigo – dobbiamo impegnarci a soddisfare le esigenze di almeno due famiglie meno abbienti che non hanno alloggio. Si sente sempre di più la esigenza di elaborare una politica sociale sul piano abitativo” .