Casa Circondariale di Enna, intervista al Direttore d.ssa Letizia Bellelli

Letizia Bellelli, Direttore della Casa Circondariale di Enna, a seguito, anche dei numerosi articoli da noi pubblicati, in merito a diverse segnalazioni pervenute dal Sindacato OSAPP, intervistata ha fornito alcune precisazioni:

         

  • Nuovo padiglione detentivo:

Il progetto originario di costruzione di un nuovo padiglione era stato abbandonato agli inizi degli anni ’90 quando l’impresa che aveva iniziato i lavori, realizzando la struttura cementizia esterna, fallì.

Poiché tale struttura era ricettacolo di topi e piccioni ( vivi e morti), deturpava l’ambiente e costituiva un pericolo per la sicurezza, da quando ho assunto la direzione dell’istituto ( maggio 2003 ) ho chiesto agli organi competenti che si provvedesse al suo completamento o alla sua demolizione.

Gli organi superiori, dopo avere effettuato le relative prove che confermavano la solidità della struttura abbandonata da anni, finanziavano il progetto di completamento.

I lavori vennero appaltati ( dal competente ufficio ministeriale ) alla fine del 2007, la direzione dei lavori del Provveditorato regionale di Palermo li consegnò nell’aprile del 2008, sono andati avanti a ritmi sostenuti, la direzione locale ha facilitato lo svolgimento degli stessi, che non hanno avuto praticamente pause, e si è giunti adesso alla fase di collaudo degli impianti, sempre da parte della direzione tecnica, e di allacciamento alle reti elettriche e del metano.

Comunque, ancora il padiglione non è stato consegnato alla direzione.

  • Il muro di cinta esterno, che incide sulla pubblica via, è interessato da un allarmante quadro fessurativo e di relativa instabilità, monitorato negli anni con attenzione dalla direzione che, constatatane l’evoluzione, ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco che hanno disposto l’interdizione del passaggio nelle sottostanti strade comunali.

A seguito di indagini geologiche, disposte dal sevizio tecnico del Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria di Palermo, sono state accertate le cause delle crepe, sono stati proposti degli interventi di consolidamento che attendono ora il finanziamento da parte dei competenti uffici ministeriali, ovviamente sollecitato anche in relazione al disagio creato alla collettività.

 

  • Nei tetti di tutti i corpi di fabbrica si registrano, in caso di pioggia, copiose infiltrazioni di acqua nonché, in taluni casi già verificatisi, crolli di intonaco.

Le infiltrazioni, alcuni anni fa limitate ad alcune parti dell’istituto, ormai sono estese all’intero istituto, non essendovi stati, per carenza di fondi, interventi di manutenzione dei tetti che, ormai, sono praticamente privi di copertura ( guaina di asfalto e tegole ).

In diverse occasioni, negli scorsi anni, è stato richiesto l’intervento dei vigili del fuoco che hanno a volte disposto la chiusura di taluni locali.

La situazione è stata da tempo posta dalla direzione all’attenzione degli organi, tecnici ed amministrativi, competenti.

Su sollecitazione della direzione sono stati effettuati sopralluoghi anche congiunti ( organi tecnici dell’amministrazione penitenziaria, vigili del fuoco, tecnici del provveditorato alle opere pubbliche )per verificare il livello di rischio e formulare le valutazioni e proposte del caso.

Gli uffici ministeriali competenti nel 2010 hanno disposto un primo, seppur modesto, finanziamento a favore della direzione locale per interventi che riguardano corpi di fabbrica di limitate dimensioni ( mensa agenti, cucina detenuti, lavanderia e casellario detenuti, ufficio conti correnti ).

L’autorizzazione allo svolgimento degli atti di gara, come da perizia inviata dall’organo tecnico, ed il relativo finanziamento sono pervenuti in maggio, a luglio la direzione ha concluso la gara ed aggiudicato i lavori che sono ormai quasi ultimati.

Per quanto riguarda le infiltrazioni nei corpi di fabbrica più estesi ed elevati, il servizio tecnico del Provveditorato regionale, su richiesta del Ministero e sempre a seguito delle continue richieste e sollecitazioni da parte della locale direzione, sta redigendo perizia per il successivo, già preannunciato, finanziamento da parte degli organi centrali. 

  • Lavori di manutenzione straordinaria della strada di intercinta.

Il Provveditorato interregionale opere Pubbliche Sicilia e Calabria, con il quale questa direzione ha instaurato un ottimo rapporto di collaborazione, ha interamente finanziato e realizzato i lavori di manutenzione della stradella che percorre l’intercinta, da tempo assolutamente dissestata, pericolosa e in buona parte impraticabile.

  • Impianti

La vetustà degli impianti (idrico, di riscaldamento, parte di quello elettrico) comporta la necessità di interventi radicali che ovviamente debbono essere prima periziati e poi finanziati.

In attesa che ciò avvenga da parte degli organi competenti, la direzione locale, con le poche migliaia di euro disponibili annualmente per la manutenzione del fabbricato, ha stipulato contratti di manutenzione con imprese specializzate per garantire gli interventi più urgenti, come ad esempio la sostituzione di tutti i corpi illuminanti, fino a pochi anni fa consistenti in molti ambienti in lampadine pendenti.