Enna: Rito abbreviato faceva prostituire la moglie

Enna. Rito abbreviato per un operaio ennese incensurato di 37 anni , P.D. che avrebbe fatto prostituire la moglie in alcune villette della zona orientale della Sicilia. Il processo si terrà di fronte al Gup di Catania. La vicenda è stata scoperta, grazie alle intercettazioni dei carabinieri che così avevano documentato gli spostamenti verso Catania e i contatti con alcuni pregiudicati catanesi, ma che sono state dichiarate inammissibili dal Riesame, perché mancano le autorizzazioni.
L’accusa di sfruttamento della prostituzione nei confronti di PD rimane. L’udienza preliminare si è aperto ed il difensore, avvocato Giuseppe Lo Vetri ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato. L’operaio è accusato di aver sfruttato la moglie, facendola prostituire in alcuni festini, organizzati nel catanese. P.D. era stato arrestato pochi giorni prima di Natale, ma scarcerato prima di Capodanno dal tribunale di Libertà, perché erano venute fuori delle irregolarità nelle indagini. I carabinieri della compagnia di Catania sarebbero giunti a lui nel 2005, indagando su alcune rapine effettuate da pregiudicati vicino al clan mafioso dei Santapaola, giro nel quale P.D. non c’entrava nulla. In sostanza nel corso della indagini sarebbe stata segnalata la sua partecipazione con la moglie a questi “festini”. I carabinieri lo avrebbero intercettato mentre indagavano sulle rapine. Il contenuto delle intercettazioni accerterebbe solo normali contatti tra amici. Per la difesa non ci sarebbe alcun riferimento a episodi di prostituzione dietro pagamento.