Totò Marchì resta Consigliere comunale di Barrafranca

Barrafranca. Il Tribunale di Enna ha respinto il ricorso presentato da Massimiliano Caltavuturo, primo dei non eletti nella lista di Forza Italia alle elezioni comunali di Barrafranca del giugno 2007.
Il Tribunale, riunito in camera di consiglio, ha rigettato il ricorso in materia elettorale presentato dal primo dei non eletti per un presunta incompatibilità tra la carica di consigliere comunale dell’avv. Totò Marchì, già sindaco di Barrafranca dal 1997 al 2002 e dal 2002 al 2007, e componente del Consiglio di Amministrazione di Sicilia Ambiente.
Il Tribunale ha, quindi, accolto le tesi difensive sostenute nel controricorso dall’avv. Giuseppe Lo Monaco di Barrafranca.
La vicenda era nata a seguito della nomina, luglio 2009,da parte dell’Assemblea dei soci dell’avv. Marchì (nella foto), insieme a dr. Giovanni Barbano, a componente del Consiglio di Amministrazione di Sicilia Ambiente, la società che gestisce per conto dell’ATO il servizio di igiene ambientale in tutta la provincia.
Dopo diversi mesi dall’insediamento nel C.d.A e precisamente nel febbraio 2010 al consigliere Marchì (PdL), su iniziativa del sindaco Ferrigno (MPA) e dell’assessore alla trasparenza Pace (MPA), il Consiglio Comunale avviava la procedura di contestazione della condizione di incompatibilità ai sensi dell’art.10,comma 1, n.2 della LR. 31/86. All’avv. Marchì veniva contestata, più semplicemente,la incompatibilità tra il mandato elettorale di consigliere comunale e l’incarico di componente del C.d.A di Sicilia Ambiente,affidataria dal 2001 del servizio di manutenzione e gestione del depuratore nord in contrada Gammarera.
A seguito della formale contestazione di parte del Consiglio Comunale(dieci su venti)il consigliere Marchì presentava le dovute controdeduzioni in aula sostenendo,con prove documentali e copiosa giurisprudenza,che non sussistevano le condizioni di incompatibilità stante la inesistenza,come tassativamente prescrive la legge,della condizione oggettiva e della condizione soggettiva e vista la minimale partecipazione (0,020%) del comune di Barrafranca nella compagine azionaria di Sicilia Ambiente.
E stante, altresì, che il comune di Barrafranca non era titolare del servizio idrico integrato in quanto di competenza esclusiva dell’ATO idrico e del soggetto gestore Acquaenna.
Il Consiglio Comunale – quale unico organo sovrano a decidere sulla verifica delle condizioni di eleggibilità ed incompatibilità dei propri componenti – accoglieva, dopo un ampio e duro confronto, le controdeduzioni presentate dal consigliere Marchì bocciando (con i voti contrari di tutta la opposizione e con le determinanti assenze di diversi consiglieri di maggioranza)la proposta di dichiarazione di incompatibilità presentata dal Sindaco Ferrigno e dall’assessore alla trasparenza Amministrazione comunale e sostenuta da parte della maggioranza.