Miniera Pasquasia: rischio di contaminazione falde acquifere, sabotato rubinetto olio dielettrico?

Enna. C’è il rischio di contaminazione delle falde acquifere, a causa del riversamento di olio nell’ara della miniera di Pasquasia. La circostanza allarmante è che a provocare la perdita è stato un sabotaggio e che malgrado l’assessorato regionale all’Ambiente abbia segnalato l’episodio ed i rischi di inquinamento ambientale a tutte le autorità competenti, non sono stati presi provvedimenti di alcun tipo.
Una vicenda che potrebbe portare all’apertura di una inchiesta della magistratura per verificare se ci sono state omissioni. Il 3 dicembre novembre scorso il consegnatario dei siti minerari dismessi, ingegnere Pasquale La Rosa, ha presentato denuncia ai carabinieri, segnalando che nel corso dell’ispezione aveva notato alcune chiazze di olio, scoprendo successivamente che alcuni trasformatori elettrici erano stati manomessi e che conseguentemente si era verificata una perdita di olio dielettrico che si è disperso sul terreno. Il funzionario ha quindi segnalato l’episodio all’assessorato regionale dell’Energia che, alla luce dei gravi rischi di contaminazione del terreno e delle falde acquifere ha comunicato l’episodio alla Provincia, all’Arpa regionale, all’Asp di Enna, al prefetto, al sindaco di Enna, all’assessorato regionale Territorio e Ambiente ed al Distretto minerario di Caltanissetta, disponendo che ciascun Ente intervenisse secondo le proprie competenze. Di fatto da allora non sono stati effettuati interventi per limitare i danni provocati dalla perdita. “Da oltre un anno chiediamo vanamente al ministro per l’Ambiente Prestigiacomo di intervenire – ha dichiarato il presidente della Commissione per Pasquasia al Consiglio provinciale Giuseppe Regalbuto – ma senza avere alcuna risposta concreta. Servono interventi immediati perché siamo di fronte ad un concreto rischio di disastro ecologico. L’ultimo episodio del sabotaggio è uno dei tanti fatti che denotano una situazione inaccettabile”.
Ieri intanto il presidente della Commissione legislativa Attività produttive Salvino Caputo ha presentato una interpellanza al presidente della Regione. “Avevamo da tempo lanciato l’allarme sui pericoli di inquinamento derivanti dallo stato di abbandono della miniera di Pasquasia – spiega Caputo – ma sia la Regione che la Società che gestisce la struttura hanno sottovalutato il pericolo per l’ambiente derivante dalle tonnellate di eternit e dal deposito di materiali altamente tossici e inquinanti. Adesso l’enorme quantità di olio che si è riversato sul terremo rischia di contaminare le falde acquifere” Caputo ha convocato in Commissione il Governo, il Corpo regionale delle Miniere e il rappresentante della Società che gestisce il sito. “Devono essere chiarite le conseguenze dello sversamento, indicati i provvedimenti da adottare – conclude Caputo che annuncia una ispezione a Pasquasia – e individuate le responsabilità dirette e oggettive”.

Giulia Martorana


Dichiarazione dell’assessore all’Ambiente, Giuseppe Amato:

“Il sabotaggio dei due trasformatori elettrici posizionati presso la miniera di Pasquasia con la fuoriuscita di migliaia di litri di olio dielettrico è un fatto gravissimo per il serio e probabile pericolo di inquinamento che ciò potrebbe determinare nelle falde acquifere sottostanti. Non dimentichiamo che a valle della miniera si estende la riserva naturale di Monte Capodarso, un’area protetta che rischia di subire gravissimi danni ambientali. L’emergenza dovuta all’elevata pericolosità della sostanza dispersa, ritenuta altamente cancerogena, impone un’immediata azione di bonifica per ripristinare immediatamente le normali condizioni. Ovviamente vanno verificate a monte eventuali responsabilità per la mancata vigilanza del sito perché fatti di tale gravità non possono e non debbano verificarsi. I nostri uffici hanno già diramato una nota all’assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica Utilità con la quale si chiede allo stesso dipartimento di provvedere entro trenta giorni alla bonifica. Vigileremo, così come è nostro compito, affinché si possa scongiurare il pericolo della contaminazione che avrebbe effetti devastanti anche sulla salute pubblica. Chiediamo l’intervento del Ministro Prestigiacomo la quale però nonostante i continui solleciti da parte anche del presidente della Commissione speciale di Pasquasia, Giuseppe Regalbuto, ad oggi non ha mostrato interesse rispetto alla questione”.