Piazza Armerina. 48 mila euro in contanti per un posto di lavoro, quasi due milioni di euro incassati dai truffatori
Enna-Cronaca - 06/01/2011
Truffa dai grandi numeri quella che si è consumata a Piazza Armerina da marzo a dicembre dello scorso anno e i soldi acquisiti, subito reinvestiti nell’acquisto di immobili, alcuni dei quali nel catanese. Le indagini dei carabinieri di PG presso il tribunale di Enna si stanno allargando a macchia d’olio ed i risultati venuti fuori stanno avendo dei riscontri che evidenziano l’entità di una mega truffa che ha fatto circolare tanti soldi, infatti si parla che i due-tre operatori abbiano incassato qualcosa come due milioni di euro, che subito sono stati investiti nell’acquisto di immobili e ci sono state persone, che, nella speranza di ottenere un posto di lavoro, ha consegnati a questi personaggi anche 48 mila euro in contanti, una somma enorme per un posto che si è rivelato un miraggio perché i posti di questa grande azienda, che opera in provincia di Caltanissetta, non sono mai arrivati.
Intanto gli uffici di PG del tribunale incominciano ad essere frequentati dalle persone che sono state vittime della truffa e che, quindi, stanno denunziando gli autori, raccontando tutte le fasi dal contatto (c’erano in giro per le province di Enna, Catania e Caltanissetta dei procacciatori) sino all’esborso dei soldi, principalmente in contanti, alla presentazione della documentazione richieste, e poi il ritardo delle risposte sulla possibilità di iniziare al lavorare. E’ stato accertato che la grande azienda nissena non sapeva niente di questa operazione ed i due-tre truffatori, che hanno operato con l’apertura di un mega ufficio a Piazza Armerina, non avevano avuto e non hanno contati con l’azienda. Man mano che aumentavano i clienti e si facevano più consistenti gli incassi, i presunti dirigenti investivano il contante nell’acquisto di immobili nel catanese, per cui le indagini si stanno allargando in maniera notevole cercando di evidenziare l’entità di questa truffa che ha interessato, secondo una prima stima, centinaia di persone, i quali hanno versato somme consistenti che vanno dai 10 mila ai 20 mila euro, che hanno affrontato una selezione, poi rivelatasi fasulla, che hanno presentato una documentazione corposa, che hanno sperato, finalmente, di trovare una posto di lavoro fisso, senza essere dei precari a vita. I due-tre personaggi (pare che siano di Piazza Armerina) hanno fatto le cose in maniera egregia compreso l’allestimento di un ufficio di spessore con tanto di segretario e di mobili e quadri d’autore, insomma una “facciata” di tutto rispetto che ha sicuramente impressionato tutti coloro che sono caduti in questa truffa, concretizzatasi perché la gente ha fame di un posto fisso e per averlo ha pagato tanto e si è illusa troppo.