Enna. Referendum PD contro governo Lombardo. Non si vota più a Centuripe, Nicosia e Piazza Armerina

Enna. Con molta probabilità non si voterà nei comuni di Centuripe, Nicosia e Piazza Armerina, che sono gli unici dove non si è organizzato il referendum sull’appoggio o meno del Pd al Governo Lombardo. Almeno è questa la decisione presa dalla segretaria provinciale, guidata da Mario Alloro, soddisfatta dai risultati che si sono avuti negli altri sette comuni, dove domenica si è votato e dove il “no” ha avuto una percentuale complessiva del 93 per cento, mentre negli altri dieci comuni dove si era votato a dicembre la percentuale era stata del 97 per cento, capoluogo compreso. “Non ha senso andare ad organizzare una giornata di votazione in questi tre comuni – ha dichiarato il segretario provinciale Mario Alloro – La base, a livello provinciale, si è già espresso e per la quasi totalità il “no” è secco e deciso e oltre agli iscritti sono stati tanti i simpatizzanti che hanno voluto esprimere la loro opinione, dichiarandosi contrari all’appoggio al Governo Lombardo. Noi dobbiamo rispettare la volontà della base e non ha senso che il segretario regionale vieti il confronto su un argomento molto delicato come quello dell’appoggio all’attuale Governo regionale”.
E’ anche evidente, per quanto riguarda la provincia di Enna, che sul referendum non si è espressa la componente che è vicina ai due deputati regionali, Elio Galvagno e Salvatore Termine, e si tratta di un buon numero di appartenenti al Partito Democratico, già in contrasto da tempo ed anche in occasione della elezione del segretario provinciale del partito. E’una frattura molto seria, che sta avendo effetti negativi anche all’interno degli enti locali, specie al Consiglio provinciale, dove sostanzialmente Paolo Buscemi e Domenico Bannò sono al di fuori del gruppo ed al comune di Enna dove sostanzialmente il gruppo Primavera Democratica, che ha contribuito ad eleggere Paolo Garofalo sindaco ora si trova all’opposizione. Tornando al referendum Mario Alloro e la segretaria provinciale sono d’accordo sulla proposta fatta da Bernardo Mattarella , vale a dire di “avere il coraggio di indire una consultazione regionale, tra l’altro come prevede lo statuto del partito, perché sfuggire al giudizio dei cittadini dimostrerebbe che si tratta solo di un accordo di palazzo”. Una situazione non certo facile quella che deve affrontare il segretario regionale del PD, Giuseppe Lupo, in quanto le contestazioni, a tutti i livelli, sono tante e il “popolo” vuole risposte chiare e precise su quello che è l’appoggio al Governo Lombardo.