Mafia, Cuffaro in carcere a Rebibbia

Salvatore Cuffaro è entrato alle 16,35 nel carcere romano di Rebibbia, da un ingresso secondario a bordo di un’auto dei carabinieri. L’ex governatore della Sicilia deve scontare una pena di 7 anni dopo che la Cassazione ha confermato la condanna per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra e violazione del segreto istruttorio.
Si è costituito anche per evitare l’arresto plateale. “Questa prova – ha affermato – non è facile da portare avanti ma ha rafforzato in me il rispetto delle istituzioni. La magistratura è una istituzione, quindi la rispetto anche in questo momento di prova. Se ho saputo resistere in questi anni difficili è soprattutto perchè ho avuto tante fede e la protezione della Madonna”.
In mattinata la Seconda Sezione Penale della Cassazione, presieduta da Antonio Esposito, ha confermato la condanna a sette anni di reclusione inflitta in secondo grado all’ex presidente della Regione Sicilia. La sentenza per lui diventa quindi definitiva. Il senatore si è costituito.


“In questo momento esprimo la mia profonda amarezza. La sentenza della Cassazione va accettata senza commenti e con atteggiamento di rispetto”. Lo dice il Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. “Di Cuffaro non si può non segnalare – aggiunge – il continuo rispetto dimostrato lungo tutto l’iter processuale e anche in queste ore, per lui e i suoi familiari, sicuramente difficilissime”.