Enna. Ex Assessore provinciale MpA, Cristoforo Alessi, causa ‘gattopardismo politico’ aderisce a Forza del Sud

Enna. “Esistono diverse sicilie, diceva il noto scrittore Gesualdo Bufalino. Ma pochi hanno veramente avuto a cuore i problemi di questa terra, povera come non mai in questo periodo e colpita da mille mali. Da alcuni anni la politica pare aver lasciato la bandiera delle ideologie per afferrare quella del territorio”. Questo l’inizio di una lettera di sfogo Di Cristoforo Alessi, ex Assessore provinciale, nominato in qualità di rappresentante del partito MPA del Presidente Lombardo, che spiega le ragioni di un suo passaggio nel partito di Gianfranco Miccichè.

Alessi continua: “Così nel Nord è nata la Lega che ha avuto un consenso sempre maggiore espresso in termini numerici e di deputati, tanto da influire così decisamente sull’agenda del governo nazionale.

Il Sud non può farsi trovare impreparato di fronte a questa sfida della storia: oggi la questione meridionale è di importanza vitale.

Si gioca il tutto e per tutto su alcuni temi decisivi: il problema della viabilità e delle infrastrutture, quello dell’agricoltura, dell’ambiente, il sempre più crescente fenomeno dell’emigrazione di giovani intellettuali e la fuga di imprese e capitali che non vedono in Sicilia una terra in cui investire.

Per non parlare di un efficiente piano energetico che sfrutti al meglio le potenzialità di un paese che si presta alle energie rinnovabili come nessun altro.

E come tacere dei fondi strutturali europei, quasi tutti tornati indietro per l’incapacità di progettare e investire da parte del governo regionale.

Ritengo che la spinta innovatrice del movimento per l’autonomia, che aveva fatto di tali questioni il centro del proprio messaggio, si sia esaurita e abbia tradito le aspettative di milioni di siciliani, compreso il sottoscritto, che vedevano in tale movimento l’occasione di rilancio della nostra terra.

Così come è ormai chiaro ai più che è venuto meno, sia in tale pseudo-movimento che in altri partiti, direi è venuto meno in tutto lo scenario politico siciliano, il concetto stesso di partecipazione.

Sempre meno cittadini si avvicinano alla politica che è occupata da centri di potere che cambiano i volti ma restano identici nella sostanza. I cittadini si sono resi conti di questo gattopardismo politico e hanno sempre meno fiducia nella politica e nei partiti. Ancora più delicata è la questione giovanile, perché si fa di tutto per allontanarli dalla politica piuttosto che creare le condizioni di un ricambio generazionale della classe dirigente. Il movimento per l’autonomia è in se la negazione in termini del concetto di partecipazione e di democrazia politica e di rispetto della persona: dominato dal caos, incapace di organizzarsi in partito e di rispettare le minoranze numeriche e di pensiero e di investire sui giovani.

In provincia di Enna poi il movimento per l’autonomia ha raggiunto livelli di disorganizzazione che non ha pari nella altre province siciliane, come dimostrano le critiche interne di questi giorni, di consiglieri provinciali che svolgono quotidianamente un lavoro meritorio del tutto scollegati da un partito che allontana e non avvicina.

I siciliani hanno bisogno di maggioranze chiare, che portino avanti i programmi sui quali hanno chiesto il consenso agli elettori e non di alchimie politiche che trasformano la maggioranza in opposizione e viceversa come in quei quadri che cambiano forma a seconda della prospettiva da cui li vedi.

Per tale semplice motivo e alla luce di una attenta analisi politica ho deciso di aderire a Forza del Sud, il partito del futuro Presidente della regione on. Gianfranco Miccichè, perché ritengo che sia l’unica vera novità politica del palcoscenico siciliano e credo fermamente che rappresenti l’ultimo baluardo per affrontare in modo serio e concreto le problematiche del Sud e della Sicilia.

Auguro pertanto all’on Miccichè, a Forza del Sud, all’On. Ugo Grimaldi, ai dirigenti regionali,  provinciali e locali, alla dott.ssa Consuelo Mazzuchelli, con la quale mi onoro di condividere questa entusiasmante esperienza, un buon lavoro insieme per fare della Sicilia e dei suoi problemi il centro della futura agenda politica nazionale”.